Cresce il numero degli isolatori sismici delle abitazioni post terremoto prodotti dall'Alga di Milano e riconducibili alle irregolarita' evidenziate dalla perizia dei consulenti del gip del Tribunale dell'aquila, Marco Billi. In un'intervista rilasciata alla Tgr Abruzzo, l'avvocato Stefano Rossi, legale della societa' lombarda, ha parlato di 'oltre 2000 dispositivi' che la stessa Alga intende sostituire prima dell'esito dell'incidente probatorio previsto ad ottobre.
Probabile a questo punto un controllo a tappeto di ognuno dei 7.300 isolatori installati dalla Protezione civile sotto le piastre di cemento armato delle 19 New Town del progetto Case perche' - sostiene Rossi - 'non esiste una mappa di installazione dei dispositivi'. Per scovare gli isolatori dell'Alga che secondo la perizia presenterebbero 'criticità ai fini della sicurezza e del funzionamento' verra' utilizzato una particolare strumentazione: si tratta - aggiunge Rossi - di una sorta di 'stetoscopio che dovra' individuare gli isolatori costruiti con 'materiali diversi da quelli offerti in gara', cosi' come riscontrato dalla perizia.
Nel mirino dell'inchiesta ci sarebbe la sola fornitura della societa' lombarda di quasi 5 mila dei 7.300 dispositivi installati: le prove di laboratorio ordinate dal giudice hanno riscontrato l'idoneita' degli isolatori prodotti dalla 'Fip industriale', la societa' di Padova che insieme all'Alga si aggiudico' l'appalto per un importo complessivo di 7 milioni e 100 mila euro. La perizia avrebbe fornito una conferma tecnica a supporto dei reati ipotizzati dai magistrati che hanno indagato sei persone per turbativa d'asta e frode nelle pubbliche forniture, tra i quali figura il professor, Mauro Dolce, responsabile del progetto Case del dipartimento della Protezione Civile
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