Si è svolto questa mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Montesilvano, il convegno "Famiglia e Prevenzione" al quale hanno partecipato alcuni studenti del Liceo Scientifico "C. D'Ascanio" di Montesilvano.
Il convegno, moderato da Anna Paola Santucci, responsabile del Servizio Civile del Comune di Montesilvano ha visto quali relatori Sara Squartecchia, curatrice insieme a Nicoletta D'Agostino dello studio su famiglia e prevenzione condotto nell'ambito del Servizio Civile, e Dorinda Silvestri, sociologa e mediatrice familiare che ha parlato di genitorialità, politiche della famiglia e prevenzione.
La conferenza è stata l'occasione per illustrare i risultati dei due questionari somministrati a 300 ragazzi delle quinte superiori, quindi di un'età compresa tra i 18 e i 20 anni, del Liceo Scientifico D'Ascanio, dell'Istituto tecnico Aterno - Manthonè di Pescara e dell'ITC "Acerbo" di Pescara. Nel primo questionario è stata misurata la coesione e il vincolo emozionale che il singolo ragazzo prova nei confronti di un membro della famiglia. Il secondo questionario è una vera autovalutazione delle impressioni che gli individui hanno sul funzionamento della famiglia e sullo stile di genitorialità. «Ciò che è emerso - spiega la Santucci - è che il 63,44% dei ragazzi intervistati cresce in una famiglia dove c'è una situazione di disimpegno del legame emotivo che unisce i membri della famiglia. Si tratta di situazioni sbilanciate dal punto di vista dei rapporti umani. Il 57,6% percepisce la propria famiglia come disorganizzata o troppo rigida di fronte a cambiamenti o decisioni. Il passo fondamentale per un genitore è smettere di considerare i loro figli adolescenti come esseri in trasformazione e trattarli come giovani adulti con diritti e doveri, senza rinunciare alle proprie funzioni genitoriali. Il genitore deve saper ascoltare con interesse e dialogare, non deve dare ordini ma deve "guidare" il figlio anche proibendo ciò che effettivamente il figlio non può fare. Una famiglia sana e democratica, infatti, non è quella in cui la gerarchia si è rovesciata, ma è quella che è formata da un gruppo di individui in cui i più esperti hanno comunque l'ultima parola».
«L'indagine condotta nell'ambito del progetto del Servizio Civile è molto interessante - ha detto il sindaco Francesco Maragno che ha partecipato alla conferenza -. Vedere inoltre la partecipazione dei ragazzi al dibattito è stato molto entusiasmante. Sono proprio loro a rappresentare il nostro futuro, ecco perché mi piacerebbe che comprendessero a pieno l'importanza della formazione di una coscienza civica, di un senso di appartenenza. Ho invitato i ragazzi a partecipare al forum dedicato proprio ai giovani, per vivere in prima persona le nostre Istituzioni e partecipare come cittadini attivi allo sviluppo della nostra società».
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