E' stata condannata a sei anni di carcere la giovane madre nigeriana accusata di aver fatto prostituire la figlia 14enne con un imprenditore abruzzese residente ad Ascoli Piceno, per il quale e' stata invece emessa una condanna a quattro anni. I due, processati oggi dal gup del Tribunale di Ancona, furono arrestati il 5 agosto 2013. La donna, in regola con il permesso di soggiorno, e' accusata di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile aggravati dal rapporto di parentela. All'anziano si contesta invece il reato di atti sessuali su minore in concorso con la madre. Un primo episodio sarebbe avvenuto a luglio 2013, in cambio di 5.000 euro, senza pero' andare "a buon fine". Il 5 agosto i carabinieri, dopo la denuncia della 14enne, sono intervenuti in flagranza di reato dopo aver pedinato la ragazzina, la madre e l'anziano. La giovanissima era stata condotta negli uffici dell'azienda che l'anziano gestisce a Sant'Egidio alla Vibrata dove nel frattempo erano state piazzate telecamere. Quando l'uomo si e' completamente denudato i militari sono intervenuti arrestandolo. La donna e' stata assolta per fatti simili risalenti al 2009.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: