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Pubblicato il 22/04/2013 16:04

Francavilla, protesta contro l'abbattimento dei tigli

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Una delegazione del comitato, guidata dall'avvocato Michele Pezone, ha incontrato il primo cittadino, che, pero', e' rimasto fermo sulle sue posizioni.

Prosegue la protesta degli attivisti del comitato 'Salviamo gli alberi di viale Nettuno', formato da decine di associazioni tra cui Wwf, Legambiente e Abruzzo Social Forum, che, per protestare contro l'abbattimento di 55 tigli storici, ha dato vita ad un presidio permanente. Nel giorno della consegna del cantiere per il rifacimento dei marciapiedi nel centro di Francavilla al Mare, nel giorno della consegna del cantiere per il rifacimento dei marciapiedi nel centro.,

All'iniziativa, nel corso della mattinata, tra striscioni e cartelloni, hanno preso parte anche i consiglieri regionali Riccardo Chiavaroli (Pdl), Maurizio Acerbo (Prc) e Franco Caramanico (Sel), primi firmatari di una mozione finalizzata a salvare gli alberi, che hanno invitato il sindaco, anche in base al parere del Corpo Forestale dello Stato, ad illustrare il progetto al Consiglio regionale e a valutare soluzioni alternative che non prevedano l'abbattimento dei tigli.

A margine della manifestazione una delegazione del comitato, guidata dall'avvocato Michele Pezone, ha incontrato il primo cittadino, che, pero', e' rimasto fermo sulle sue posizioni.

'Al momento - sottolinea Pezone - registriamo un nulla di fatto. Nonostante il Corpo forestale dello Stato abbia indicato la possibilita' di altre soluzioni, nonostante l'interrogazione parlamentare di Gianni Melilla (Sel) e nonostante consiglieri regionali e parlamentari abruzzesi abbiano aderito al nostro appello, il sindaco e' intenzionato a procedere con il progetto'.

'I consiglieri regionali, inoltre - aggiunge l'avvocato - si sono mostrati disponibili a reperire dei fondi, nel caso in cui si decida di procedere con una soluzione alternativa. Non riusciamo davvero a capire perche' si voglia procedere in questa direzione, quando l'indicazione della societa' civile e' chiara. Noi stiamo chiedendo la prima applicazione della legge 10 del 2013, ma il problema e' che non c'e' il tempo di redigere l'elenco degli alberi storici'.

'Abbiamo anche elaborato un progetto - affermano gli attivisti del comitato -.  insieme a ditte specializzate in questo tipo di problematiche che costa meno di quello del Comune e che prevede di salvare gli alberi, curare le radici e rifare i marciapiedi; progetto che, pero' - concludono - non e' stato preso in considerazione dal sindaco, che ha deciso di aprire il cantiere'.

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