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Pubblicato il 09/08/2013 13:01

Il parricida di Popoli si è avvalso della facoltà di non rispondere

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Resta in carcere Sante Corazzini

Resta in carcere Sante Corazzini, il 40enne di Popoli  che nella notte di martedi' scorso ha ucciso il padre a coltellate mentre si trovavano nella loro abitazione, in via dei Tigli, in una zona Peep. Lo ha deciso il gip del tribunale di Pescara Carla Sacco, che ha convalidato l'arresto. Il giudice ha motivato la sua decisione in quanto ha ravvisato "pressanti esigenze di specialprevenzione, avuto riguardo alle modalita' di commissione dei fatti di reato, che evidenziano una personalita' criminale non comune: trattasi di recidivo specifico. Le modalita' crudeli e le circostanze del fatto-reato denotano una spiccata ed elevata pericolosita' sociale". Secondo il gip, inoltre, "il pericolo di reiterazione di gravi reati o comunque di reati della stessa specie di quelli per cui si procede e' concreto ed attuale: le predette modalita', infatti, evidenziano la elevata pericolosita' sociale dell'indagato che, anche alla luce del precedente penale specifico, lascia fondatamente presumere che lo stesso proprio per la dimostrata incapacita' di controllare i suoi impulsi aggressivi possa commettere gravi reati della stessa specie di quelli per cui si procede". Il gip inoltre ritiene che "allo stato unica misura adeguata a salvaguardare le menzionate esigenze specialpreventive (attesa comunque la necessita' concreta di accertare successivamente la capacita' di intendere e volere di Sante Corazzini al momento del fatto e la pericolosita' sociale del prevenuto) e' quella della misura della custodia cautelare in carcere, posto che ogni altra misura meno gravosa sarebbe insufficiente ad impedire la reiterazione di condotte di reato della medesima specie". I difensori di Corazzini chiederanno per il loro assistito accertamenti sanitari. L'uomo nel 1992 aveva ucciso, aggredendolo, un anziano di 84 anni, Nazzareno Frascarella, che pare volesse molestarlo nel campo sportivo di Popoli. Condannato in primo e secondo grado per omicidio volontario ma con tutte le attenuanti generiche, fu poi rimesso in liberta' per motivi di salute. Agli inizi di settembre del 1999 l'allora presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli concesse la grazia.

 

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Si e' avvalso della facolta' di non rispondere Sante Corazzini, il 40enne di Popoli che nella notte di martedi' scorso ha ucciso il padre a coltellate nella lora abitazione in via dei Tigli. Il parricida era stato affidato al genitore perche' ritenuto seminfermo di mente. Il 40enne, che e' rinchiuso nel carcere di Pescara sotto controllo dei sanitari, e' assistito dagli avocati Sergio Della Rocca e Paolo Marino. L'uomo, comparso in Tribunale a Pescara di fronte al Gip Carla Sacco, non si rende conto di quello che e' successo e ha chiesto ai suoi avvocati del padre. Il 40enne non sa che il padre e' morto. Al momento i difensori di Corazzini non hanno presentato alcuna richiesta. Ora si attendono le decisioni del gip.

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