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Import bare cinesi, 14 denunce della Finanza a Chieti
Ha portato alla denuncia di 14 persone fra italiani, rumeni e cinesi per reati che vanno dalla simulazione di reato alla ricettazione alla violazione di norme in materia di imposte sui redditi l'operazione della Guardia di Finanza di Chieti che gia' nell'ottobre del 2013 aveva portato alla luce la illecita commercializzazione di bare funebri di importazione cinese prive del marchio della ditta costruttrice, e dunque in violazione del regolamento di polizia mortuaria, che successivamente erano state confiscate. Gli accertamenti ulteriori compiuti hanno permesso di accertare che il sodalizio non ha dichiarato ricavi per 6 milioni di euro ed ha evaso Iva per un milione e 65 mila euro. L'accusa di simulazione di reato si riferisce alla sottrazione di 395 bare, tenute in deposito giudiziario a Casacanditella e che sono state trasferite e rinvenute a Popoli per la cui sparizione era stata presentata una denuncia di furto. Le bare entravano in Italia prevalentemente dai porti di Ancona e di Napoli sottoforma di legnami e cio' ha consentito alla organizzazione di pagare minori tasse doganali.
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