La Procura della Repubblica dell' Aquila ha acquisito, agli atti dell'inchiesta "do ut des" sulle presunte tangenti negli appalti per la ricostruzione post-sisma, l'intervista rilasciata, nei giorni successivi ai quattro arresti ai domiciliari, al Fatto Quotidiano dall'amministratore delegato della Steda spa, Daniele Lago, personalmente e come azienda al centro delle indagini e grande accusatore degli amministratori e degli ex amministratori comunali. Lago che e' indagato, ha sottolineato tra le altre cose che "in quel periodo lavorare in maniera onesta all'Aquila non era possibile, perche' gli appalti venivano affidati senza gara". In merito ai suoi rapporti con Pierluigi Tancredi, ex assessore comunale uno dei quattro finito agli arresti domiciliari, e libero proprio oggi, ha spiegato che "Tancredi ha fatto un'attivita' commerciale, io l'ho pagata, se era giusto o meno pagarla lo diranno i giudici". Secondo il legale di Tancredi, l'avvocato Maurizio Dionisio, Lago ha cambiato versione sul suo assistito "diventando il nostro primo avvocato". La Steda Spa e' in amministrazione controllata da prima che scattassero le indagini della polizia nell'ambito dell'inchiesta "do ut des".
fonte: immagine di repertorio
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