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Pubblicato il 25/10/2012 00:12

Ingv: "Nessun comunicato prima della Grandi Rischi"

L'Ingv "non ha rilasciato sulla sequenza sismica dell'Aquila alcun comunicato stampa precedentemente alla riunione della Commissione Grandi Rischi (CGR) del 31 marzo 2009. Il dovere di informazione verso il pubblico sulla pericolosita' sismica era ed e' assegnato alla Protezione Civile". Lo precisa in serata lo stesso Istituto nazionale di geologia e vulcanologia Ingv) a proposito delle dichiarazioni rilasciate ieri da Bernardo De Bernardinis al TG3 delle 19. Nella nota si aggiunge che "la medesima precisazione e' gia' stata oggetto di un comunicato stampa a firma del precedente presidente di questo Istituto (Domenico Giardini, ndr) lo scorso 20 febbraio".
In quell'occasione si diceva nella nota che "nei giorni scorsi sono state riportate da fonti giornalistiche e da alcuni media dichiarazioni secondo cui l'Ingv, ente di riferimento per il monitoraggio e lo studio dei terremoti e dei vulcani in Italia, avrebbe avallato la tesi scientifica che un rilascio di energia attraverso una sequenza di piccoli terremoti possa evitarne di forti, e che tale tesi avrebbe influenzato le decisioni prese dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile (DPC) durante la sciame sismico che ha preceduto il tragico evento che ha colpito L'Aquila il 6 aprile 2009". Veniva percio' sottolineato che "senza voler in alcun modo entrare nello specifico del dibattimento in corso a L'Aquila, l'Ingv precisa che la tesi del rilascio di energia sismica e' stata proposta in passato per situazioni particolari (quale la zona a scorrimento lento della faglia di S. Andrea a Parkfield, California) ed e' ancora utilizzata da settori dell'industria che si occupano di sismicita' indotta (ad esempio nel caso della sismicita' indotta da prospezioni per geotermia profonda), ma non rappresenta lo stato delle conoscenze scientifiche per aree di normale sismicita' quale l'Abruzzo".

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