Gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Avezzano hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Avezzano a carico di tre persone del posto, accusate di avere investito e ucciso il marocchino Said Erradi nella notte fra il 3 ed il 4 dicembre scorso ad Avezzano. Si tratta dei fratelli Angelo e Antonello Ferreri, rispettivamente di 32 e 30 anni, e di Angelo Rodorigo, che sono stati raggiunti dai provvedimenti restrittivi sia presso le loro abitazioni, dove uno di questi si trova in regime di arresti domiciliari, sia in carcere, a Lanciano , dove un altro si trova gia' rinchiuso: i tre sono accusati di omicidio, rapina e uso di arma. Sui due fratelli si erano gia' puntati i sospetti della polizia, tanto che erano stati arrestati dopo il fatto: uno dei due, Antonello, era stato poi rilasciato in attesa di accertamenti. Secondo l'accusa i tre, nel tentativo di prendere droga senza pagare, avrebbero prima picchiato con un bastone ferrato il marocchino e poi lo avrebbero investito con un'auto.
Ad uccidere, picchiato e poi investito con l'auto, il 31 marocchino Said Erradi il 3 dicembre scorso nel centro di Avezzano, sarebbero stati in tre e non il solo Angelo Ferreri, 31 anni, che aveva scagionato il fratello minore Antonello (29). Insieme ai due fratelli, con l'accusa di omicidio e' finito anche Angelo Rodorigo (29), che all'inizio aveva rigettato ogni addebito poiche' seduto sui sedili posteriori. Secondo la squadra mobile dell'Aquila e la squadra anticrimine del commissariato di Avezzano ci sono prove schiaccianti contro i tre che hanno ucciso per rapinare l'extracomunitario della droga e dei soldi. Come riferito in una conferenza stampa dal capo della squadra mobile dell'Aquila, Maurilio Grasso, e dal dirigente del commissariato di Avezzano Marco Nicolai, dalle indagini sarebbe emerso che i tre avezzanesi dopo un incontro con il marocchino per la cessione della droga, probabilmente andato male, in un locale di via America, avrebbero braccato il giovane, Antonello Ferreri a piedi, il fratello e Rodorigo in macchina. Prima lo avrebbero picchiato con un bastone ferrato e poi colpito con lo sportello della macchina e poi investito a marcia indietro.
"L'episodio era stato risolto nella notte stessa con due fermi di polizia giudiziaria e l'individuazione dell'altro soggetto, poi l'ulteriore rafforzamento dell'attivita' probatoria al culmine di altri accertamenti ha portato alle tre ordinanze di custodia cautelare in carcere - ha spiegato Grasso - Il grave fatto e' legato ad una questione di droga ed e' circoscritto. Non ci sono quindi allarmi". Le ordinanze di custodia cautelari per omicidio, rapina ed uso di arma, sono state emesse dal gip Andrea Taviano e chiesti dal procuratore Vincenzo Barbieri.
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