Un nuovo spazio espositivo per l'Abbazia di San Clemente a Casauria. E' stato inaugurato oggi il nuovo Antiquarium dedicato a "Pier Luigi Calore", un artista amico di Gabriele d'Annunzio, che gia' alla fine dell'800 intui' la bellezza e le potenzialita' dell'Abbazia di San Clemente e, qualche anno piu' tardi, nel 1902, in qualita' di Regio Ispettore Onorario per i Monumenti e gli Scavi di Antichità", riusci' ad organizzare un primo lapidario con i reperti provenienti dal sito medievale.
Oggi, l'Abbazia di San Clemente a Casauria, in occasione del 150esimo anniversario della denominazione del comune di Castiglione a Casauria che all'interno dell'abbazia ha tenuto anche una seduta solenne del suo Consiglio comunale per celebrare l'evento, torna ad avere un suo museo per raccogliere gran parte dell'originaria collezione dei reperti artistici ed archeologici recuperati da Pier Luigi Calore che attraverso alcune sue frasi, scoperte grazie ad un attento lavoro d'archivio, ci introduce al percorso espositivo. La selezione degli oggetti esposti e' stata effettuata in base al loro valore tematico, stilistico ed iconografico ed e' stato realizzato un lavoro di ricerca sul legame tra i singoli elementi di recupero e la loro provenienza, i documenti storici e i confronti stilistici con le altre realta' vicine. La visita inizia con alcuni reperti di interesse archeologico e prosegue, naturalmente, con quelli storico-artistici, entrambi memoria identitaria della collettivita' casauriense. Ad anticipare il percorso, nella sala multimediale, e' possibile seguire un nuovo video racconto sull'Abbazia e il suo Antiquarium a cura di Maria Rita Copersino e Veronica De Vecchis, che hanno curato anche l'allestimento, e una photogallery su pannello olografico realizzato grazie al contributo del fotografo Giovanni Lattanzi.
L'obiettivo del nuovo Antiquarium e' quello di suscitare l'interesse del visitatore attraverso la lettura di un lacerto di storia come ad esempio un'epigrafe, un capitello o semplicemente una foglia d'acanto, quali silenziosi custodi del divenire degli eventi e delle vicende costruttive della suggestiva e prestigiosa Abbazia di San Clemente a Casauria. Essa stessa un vero museo in situ vista la presenza dei manufatti artistici conservati come in uno scrigno nel suggestivo interno: l'ambone, il candelabro, l'urna, l'altare richiamano infatti l'attenzione - e l'ammirazione - dei numerosi visitatori che raggiungono il complesso monumentale. Questa abbazia benedettina e' uno dei piu' noti ed importanti monumenti d'Abruzzo la cui storia, testimoniata dal Chronicon Casauriense redatto dal monaco Giovanni Di Berardo e conservato nelle Biblioteca Nazionale di Parigi, risale all'anno 871, quando la sua costruzione fu voluta dall'imperatore Ludovico II, pronipote di Carlo Magno, per adempiere ad un ex voto per la sua liberazione dalla prigionia. La chiesa era stata dedicata alla Santissima Trinita'. L'anno successivo, nell'872, vi furono traslate le reliquie del corpo di San Clemente, papa e martire, e la chiesa prese il nome di questo santo. Nella sua storia, l'abbazia fu spesso preda di saccheggi e devastazioni modificando il suo aspetto fino al 1100 quando fu arricchita dal prezioso portico, giunto fino a noi, dall'Abate Leonate. L'ultimo intervento di recupero del complesso risale a pochi anni fa quando l'abbazia, molto danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009, e' stata sottoposta a lavori di restauro terminati l'8 aprile 2011. Oggi, con la riapertura dell'Antiquarium, si completa un importante e complesso progetto di valorizzazione
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 2
Condividi: