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Pubblicato il 23/09/2014 14:02

L'Aquila, crescono adesioni alla notte dei ricercatori

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Sharper e' il nome della Notte Europea dei Ricercatori in centro Italia, un progetto di divulgazione scientifica che prevede la realizzazione di due eventi: uno il 26 settembre 2014 e l'altro il 25 settembre 2015, inseriti nella rassegna promossa da dieci anni dalla Commissione Europea per diffondere tra il grande pubblico il valore della ricerca scientifica. Gli eventi si svolgeranno contemporaneamente nelle citta' di Ancona, L'Aquila e Perugia e saranno rivolti agli abitanti di Abruzzo, Marche e Umbria oltre che agli appassionati provenienti da tutto il centro Italia. L'iniziativa e' promossa da una partnership costituita da Laboratori Nazionali del Gran Sasso (INFN), Universita' degli Studi di Perugia, Universita' Politecnica delle Marche (Ancona) con il coordinamento della societa' Psiquadro attiva dal 2002 nel campo della promozione della cultura scientifica.In ogni citta' e regione la partnership si arricchisce attraverso la partecipazione di Centri di Ricerca Universita', Istituzioni Pubbliche e Private di eccellenza nell'ambito della ricerca e della promozione culturale. A L'Aquila accanto ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso la collaborazione annovera la presenza del GSSI (Gran Sasso Science Institute) dell'Universita' dell'Aquila e del Comune dell'Aquila. A supporto delle iniziative sta crescendo la partecipazione di associazioni e Istituzioni Culturali (Solisti Aquilani, Action Aid L'Aquila) che hanno proposto la realizzazione di attivita' nel programma dell'iniziativa. L'eccellenza condivisa e accessibile a tutti e' il tema centrale del progetto Sharper, scelto per trasmettere al pubblico il valore innovativo e l'impatto che il lavoro dei ricercatori puo' avere sul futuro delle citta' e delle comunita' nelle quali i ricercatori stessi operano

L'eccellenza e' infatti uno dei principali obiettivi ai quali i ricercatori ambiscono attraverso attivita' di ricerca di alto livello e progetti che possono innescare processi innovativi nella societa'. Le attivita' divulgative previste nel progetto SHARPER mirano a condividere con il pubblico l'entusiasmo, le emozioni e la conoscenza che caratterizzano il lavoro quotidiano dei ricercatori e attraverso questa condivisione Sharper mira a coinvolgere attivamente il pubblico nella scoperta del rapporto tra ricerca e societa'. Le attivita' divulgative comprendono spettacoli, conferenze, laboratori per ragazzi e adulti, mostre interattive e performance artistiche realizzate nei luoghi centrali delle citta' o in ambienti inconsueti come supermercati, o in luoghi dal valore altamente simbolico per lo sviluppo futuro delle citta'.Sono attesi nella prima edizione almeno 20.000 visitatori di tutte le eta' e 30.000 nel corso dell'evento previsto per il 2015. Sharper ambisce ad obiettivi che possono essere riassunti nei punti seguenti: trasmettere al grande pubblico l'idea che la ricerca di eccellenza e' la base dell'innovazione e che i ricercatori sono attori di primo piano nei processi di sviluppo del territorio; presentare i ricercatori come persone appassionate nell'affrontare sfide apparentemente impossibili, ma innovative; motivare i giovani studenti perche' possano intraprendere carriere di formazione nei settori della ricerca scientifica; far in modo che i bambini vedano i ricercatori come modelli da imitare; rendere comprensibili anche ai non esperti le sfide piu' complesse affrontate dai ricercatori utilizzare storie di eccellenza per far cadere i pregiudizi rispetto al lavoro dei ricercatori e rispetto alle questioni di genere in questo settore

I Solisti Aquilani, diretti da Flavio Emilio Scogna, duetteranno con il matematico e saggista Piergiorgio Odifreddi per esplorare l'intreccio tra musica e matematica, complice l'esecuzione di alcuni brani musicali commentati dal vivo. L'appuntamento e' per il 26 settembre alle ore 21. Un intreccio che risale all'antichita' e attraversa la storia della musica: dal monocordo di Pitagora al contrappunto di Johann Sebastian Bach, passando per le serie della dodecafonia di Arnold Schonberg, fino ad arrivare ai giorni nostri, con le musiche minimali del compositore - nonche' matematico di formazione - Philip Glass e le canzoni dei Beatles. "La musica e' il suono della matematica", si legge in una citazione di Lorenz Mizler, allievo di Bach. Il rapporto fra matematica e musica e' sempre stato molto stretto: le due discipline sono cosi' legate che, nel sistema del sapere medioevale, la musica faceva parte del Quadrivium, insieme ad aritmetica, geometria ed astronomia, il ramo scientifico dello scibile. Parlare di musica oggi - si legge in una nota de I Solisti Aquilani - significa anche porre l'accento sulla sezione aurea (La sezione aurea o anche proporzione divina, nell'ambito delle arti figurative e della matematica, indica il rapporto fra due lunghezze disuguali, delle quali la maggiore e' medio proporzionale tra la minore e la somma delle due); e nel parlare di intervalli musicali naturali non si puo' prescindere da Fibonacci, matematico pisano del XIII secolo, e dalla teoria della successione (ossia una successione di numeri interi positivi in cui ciascun numero e' la somma dei due precedenti) che rinvia al sistema ritmico e alla naturalita' del nostro respiro. E in questo concerto l'Andante di Prokofiev ne e' l'esempio piu' calzante. Sul piano compositivo la sezione aurea attraverso la serie di Fibonacci puo', ovviamente, essere rapportata a qualsiasi unita' di misura concernente la musica, cioe' durata temporale di un brano, numero di note o di battute: questo e' quello che ha fatto, per esempio, Bela Bartok in molte delle sue composizioni, tra cui il bellissimo Divertimento per archi che chiudera' il concerto. "ShTarper - La Notte europea dei ricercatori", manifestazione istituita dalla Commissione europea si svolgera' per la prima volta all'Aquila il prossimo 26 settembre, in contemporanea con Perugia e Ancona e con circa 300 citta' del Vecchio continente. Una vera e propria "Notte bianca" per conoscere il mondo della ricerca in varie discipline. All'Aquila saranno circa 20 gli appuntamenti coordinati dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e realizzati in collaborazione con l'Universita' dell'Aquila, il Gran Sasso Science Institute e il Comune.

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