Da martedi' 15 ottobre possono iniziare ad accendere i riscaldamenti gli abitanti di Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, L'Aquila, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Monza, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Urbino, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona, Vicenza e, in generale, di tutti i Comuni situati nelle zone climatiche contraddistinte dalla lettera "E".E' quanto segnala Confedilizia. I Comuni siti nelle zone climatiche "F" (quali - per esempio - Belluno, Bormio, Brennero, Brunico, Cortina d'Ampezzo, Courmayeur, Cuneo, Ovindoli, Pescasseroli, Stelvio), invece, non hanno limitazioni temporali (potendo in qualsiasi momento accendere i propri impianti), mentre tutti gli altri Municipi, per attivare i riscaldamenti, dovranno ancora attendere qualche giorno. da quest'anno inoltre verranno applicate nuove regole per i sistemi che permettera' alle famiglie che hanno nelle proprie abitazioni le cosiddette 'caldaiette' di risparmiare grazie ai controlli piu' distanziati nel tempo: il controllo periodico sull'efficienza energetica dei piccoli impianti di riscaldamento (quelli con potenza nominale tra 10 kw e 100 Kw, alimentati a gas, metano o gpl) adesso va effettuato - oltre che all'atto della prima messa in esercizio dell'impianto o in altri casi specifici - ogni 4 anni.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: