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Pubblicato il 16/11/2013 16:04

L'Aquila, sette pattuglie in strada per frenare l'ondata di furti

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"Il prossimo 25 novembre sara' presentato il bilancio dell'attivita' del camper della polizia, in giro da due mesi, e dell'istituzione della volante di prossimita' in sostituzione del poliziotto di quartiere"

''Tutte impiegate per il controllo del territorio'', in modo da contrastare la nuova ondata di furti che sta interessando nelle ultime settimane abitazioni e negozi aquilani, le nuove risorse umane assegnate alla Questura dell'Aquila per il suo potenziamento. L'assicurazione giunge dal Questore, Vittorio Rizzi. ''Non a caso siamo passati da una pattuglia a sette e stiamo cercando di orientare al piu' possibile le azioni perche' ci siano meno episodi'' ha spiegato. Quindi, in riferimento ''alla recrudescenza di questo periodo'', il questore ha spiegato che ''ci sono stati episodi differenti, alcuni frutto di improvvisazione e non grande organizzazione criminale, altri invece che danno l'idea della programmazione e quindi fanno pensare a una criminalita' piu' strutturata. Entrambi i casi possono essere efficacemente contrastati, i primi con una maggiore attivita' di prevenzione, gli altri intensificando l'azione investigativa''. 

'Il fenomeno si sta manifestando con una serie di eventi ravvicinati che destano un determinato allarme sociale ma la questura e le forze dell'ordine in generale stanno gia' mettendo in campo le opportune contromisure'' ha aggiunto Rizzi. Quindi, l'annuncio che il prossimo 25 novembre sara' presentato il bilancio dell'attivita' del camper della polizia, in giro da due mesi, e dell'istituzione della volante di prossimita' in sostituzione del poliziotto di quartiere, non essendoci dopo il terremoto, un quartiere. Che ci sia un aumento dei furti lo ha confermato anche il capo della squadra mobile, Maurilio Grasso, ''ma sempre in linea con la media nazionale - ha detto -, anche se all'Aquila c'e' l'aggravante di una maggiore percezione da parte della gente''. ''Su questa recrudescenza - ha spiegato ancora -, influisce la presenza delle abitazioni inagibili dove i ladri vanno piu' volte, evidentemente - ha concluso - non bastano gli alpini a presidio delle zone non piu' abitate''.

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