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Pubblicato il 06/12/2013 22:10

Ricostruzione, a L'Aquila convegno sulla sicurezza nei cantieri

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 Parte dall'Aquila, dal cantiere piu' grande d'Europa, la sfida della ricostruzione sicura.A discuterne esperti locali e di caratura nazionale, riunitisi questo pomeriggio a palazzo Silone della Regione Abruzzo, in occasione del workshop "Salute e sicurezza nei cantieri - Diagnostica per immagini in Medicina del Lavoro", realizzato dalla Cattedra di Medicina del Lavoro dell'Universita' dell'Aquila (dipartimento Sscab) e dalla Struttura Speciale Tutela Salute e Sicurezza del Lavoro della Regione Abruzzo, con il supporto organizzativo degli Studi medici polispecialistici Fare Salute. "I nostri tecnici coordinatori dei cantieri - ha spiegato ai numerosi intervenuti Antonio Paoletti, docente di Medicina del Lavoro presso l'Universita' dell'Aquila - stanno diventando piu' bravi e piu' consapevoli, avendo meglio compreso sia il proprio ruolo tecnico che le responsabilita' penali che la legge ha loro attribuito. Cio' garantira' una piu' puntuale applicazione della normativa vigente, anche a costo di bloccare i lavori dell'impresa quando non si rispettano le regole di sicurezza sulle cadute dall'alto, sui seppellimenti per crolli o collassi di strutture, sugli incidenti causati da semoventi di cantiere. Le stesse tecniche di controllo nei cantieri si sono evolute attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi informatici applicati sia dai Coordinatori piu' attenti che dagli Ispettori della ASL. Dal canto loro, i Medici del lavoro che devono fornire il giudizio di idoneita' alle attivita' in rischio sono orientati verso una migliore tutela dei lavoratori, particolarmente di quelli piu' anziani, attraverso l'applicazione delle piu' moderne tecniche diagnostiche oggi disponibili". Gli ultimi dati resi noti dall'Inail hanno dimostrato la diminuzione degli infortuni con un calo importante delle morti bianche su base annua: meno di 900. "Sono sempre troppe - precisa Paoletti - ma mi sento di dire che all'Aquila la situazione si sta avviando ad essere migliore se non vengono meno i controlli ispettivi. La vera attenzione dovra' porsi, tuttavia, ora con i grandi lavori di demolizione e con la ricostruzione nel centro storico dove, per via degli stretti vicoli e della concomitanza di piu' imprese, non si potra' lavorare con mezzi di grandi dimensioni e piu' stabili. La grande sfida parte ora: ricostruire in sicurezza, senza rischi per i lavoratori, allontanando lo spettro degli incidenti fatali e invalidanti". La discussione ha visto la partecipazione di Maurizio Ardingo, membro del direttivo nazionale Aias (Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza); Fabrizio Collini, responsabile del servizio prevenzione e protezione della Regione Abruzzo; Maria Vittoria Di Fabio, medico radiologo presso il centro polidiagnostico Inail dell'Aquila; Fausto Fanti, dirigente della Struttura regionale per la tutela della Salute e della sicurezza sul lavoro; Augusto Lucci, dirigente medico dell'Inail provinciale; Roberta Martinelli, medico competente della Asl 1; Carlo Masciocchi, docente di Radiologia medica e prorettore dell'Universita' dell'Aquila; Domenico Pompei, responsabile dello Spsal nel dipartimento di Prevenzione della Asl; Carlo Zamponi, consigliere nazionale Aifos (Associazione Nazionale Formatori della Sicurezza sul Lavoro).

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