Un ladro e' rimasto semi-folgorato, questa mattina, mentre stava rubando del rame, a Pescara. E' accaduto lungo la Tiburtina, negli spazi un tempo occupati da Pozzolini, e l'uomo, di cui bisogna ancora appurare l'identita', e' stato trasportato in ospedale, dove e' stato sottoposto ad accertamenti anche per valutare se va trasferito in altra struttura.
In base alla prima ricostruzione fornita dai carabinieri, coordinati dal tenente Antonio Di Dalmazi, i fatti si sono verificati prima delle 11.45 quando il 118 ha ricevuto una telefonata che segnalava la presenza di un morto negli spazi di Pozzolini, in una cabina elettrica della vecchia struttura, in disuso da anni, i cui cavi erano disattivati. Una volta sul posto il personale della Misericordia di Pescara e i carabinieri hanno trovato l'uomo. Non era morto ma gravemente ustionato. Indossava i guanti e stava rubando i cavi di rame. Non si sarebbe accorto che nella cabina - dove e' entrato scardinando una porta - c'erano anche i cavi dell'alta tensione che alimentano la zona (non quelli di Pozzolini che sono disattivati) - e li ha toccati, con la testa o con il braccio. A lanciare l'allarme potrebbe essere stato un complice che poi ha fatto perdere le tracce. Il ferito ha dichiarato la propria identita' ai carabinieri prima di perdere conoscenza. Sarebbe un 38enne di Pescara ma su questo i militari stanno ancora lavorando. Le sue condizioni sono gravissime, per le ustioni e la folgorazione, i medici si sono riservati la prognosi e dovrebbe essere trasferito in un centro grandi ustionati, a Roma o Cesena. I carabinieri hanno sequestrato degli arnesi da scasso.
L'uomo e' stato trasferito a Cesenza, al Centro Grandi Ustionati. Ha lasciato Pescara con un mezzo della Misericordia. A bordo il personale del 118 che ha coordinato il trasporto del ferito
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