Aveva maltrattato e seviziato un cane volpino, fino a scaraventarlo contro la parete di un balcone, ora andra' a giudizio per maltrattamento di animale. L' Enpa - che lo ha reso noto - si costituira' parte civile e lui, un 27enne di Montesilvano, rischia una condanna alla reclusione da tre a diciotto mesi e il pagamento di una multa da cinquemila a 30mila euro. La vicenda risale allo scorso giugno, quando il giovane era stato denunciato dal Corpo Forestale dello Stato di Pescara perche' immortalato mentre prendeva ripetutamente a calci e pugni il cagnolino, lo picchiava con una pantofola e mentre lo sollevava in aria tenendolo per un orecchio, per poi scaraventarlo contro la parete di un balcone. "Mi auguro che anche in questo caso - commenta l'avvocato dell'Enpa, Claudia Ricci - la condotta dell'imputato venga valutata e sanzionata con estrema severita'. D'altro canto la giurisprudenza in materia di crimini contro gli animali si sta orientando sempre di piu' verso l'adozione di un metro di giudizio improntato alla massima fermezza". "Si tratta - prosegue Ricci - di un'evoluzione giurisprudenziale molto positiva perche', come conferma anche la letteratura scientifica, chi compie atti di violenza contro gli animali tende poi a replicarli anche sulle persone, soprattutto donne e bambini. Insomma, al contrario di quanto alcuni potrebbero erroneamente essere portati a ritenere, quelli contro gli animali non sono affatto reati minori - conclude - e la crescente fermezza con cui vengono sanzionati lo sta a dimostrare".
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