I carabinieri hanno eseguito tra Napoli e provincia, ma anche Sulmona e L'Aquila, un decreto di sequestro beni per 150 milioni di euro nei confronti di Salvatore Esposito, 59 anni, imprenditore che grazie al clan Moccia, tra i piu' forti dell'area Nord di Napoli, avrebbe gestito in un regime di monopolio l'attivita' di pompe funebri tra Casoria e Afragola. Si tratta di 61 immobili e 15 magazzini, 3 imprese di onoranze funebri, una societa' immobiliare, beni aziendali e 100 veicoli intestati a Esposito, a sua moglie, alla figlia e al nipote. Salvatore Esposito e' stato arrestato il 12 giugno scorso per associazione a delinquere di stampo mafioso, illecita concorrenza, estorsione e fraudolento trasferimento di beni
I militari dell'Arma sarebbero riusciti a documentare non solo i metodi violenti per stroncare la concorrenza messi in atto da Esposito, ma anche la riconducibilita' a lui di tutte le ditte di onoranze funebri presenti a Casoria, con il supporto dell'Uif Banca d'Italia, nonche' il tentativo di reimpiegare una parte degli ingenti guadagni (un funerale a Casoria costa il doppio che a Napoli) attraverso l'acquisizione di aziende in crisi per lavorare nel settore trasporto funebre su scala nazionale.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 3
Condividi: