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Pubblicato il 19/12/2012 13:01

Monsignor Forte, evitiamo allarmismi su calo nozze religiose

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"La crisi induce a passi più provvisori, con meno fiducia nella stabilità"

"Più che stare ad allarmarsi, credo che per la Chiesa ci sia una chance da cogliere, annunciare la possibilità di un valore stabile, definitivo ed eterno". Così monsignor Bruno Forte commenta, con il 'Corriere della sera', i dati Istat che hanno rilevato un calo dei matrimoni religiosi rispetto a quelli civili nel nord Italia.

Per l'arcivescovo di Chieti-Vasto, viviamo in un'epoca "post-secolare" nella quale - come dimostra il calo di nozze religiose - "l'effetto della grande crisi si sta cominciando ad avvertire anche nelle scelte di vita" e induce a "passi più provvisori, con meno fiducia nella stabilità". In questo senso, "certo" ci sono attacchi alla Chiesa, ma "il vero attacco" è "questa realtà più sottile, pervasiva, che la erode nei suoi fondamenti: la fiducia verso l'altro e verso il futuro che alla fine è fiducia in Dio". Per il teologo, inoltre, "c'è da dire che la scelta di sposarsi in Chiesa, nel passato, nasceva anche dal condizionamento di un contesto sociale che oggi viene meno.
Celebrare il matrimonio religioso per compiacere la famiglia o gli altri è sempre meno rilevante rispetto alla scelta personale di fede e speranza degli sposi". Secondo monsignor BrunoForte, "non si tratta di fare richiami moralistici. Vale ciò che diceva Paolo VI: l'uomo contemporaneo ascolta i testimoni più che i maestri, e se ascolta i maestri è perché sono testimoni".

 

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