Scatta 'foto' alla retina del bimbo nato prematuro, rileva con un solo test l'eventuale danno e il rischio di cecita' e, infine, puo' inviare per via telematica ad altri ospedali le immagini per un consulto in tempo reale. Sono le prestazioni della Retcam, l'apparecchiatura di altissima tecnologia in funzione da ieri all'ospedale San Salvatore dell'Aquila: consente di accertare, grazie a un sistema di alta risoluzione e altre, notevoli, risorse tecnologiche, i danni alla retina del bimbo nato prematuro e di intervenire, in caso di urgenza, entro le 72 ore con la chirurgia oculistica. L'unico in uso attualmente nella sanita' della Regione e' nel reparto di Neonatologia diretto dalla dottoressa Sandra Di Fabio, grazie alla generosita' di Sky che l'ha acquistato per 100 mila euro e donato al presidio aquilano. Si tratta di una apparecchiatura molto importante visto che la diagnosi precoce puo' scongiurare la cecita' nel bimbo. Ogni anno Neonatologia tratta 103 casi di parti prematuri. Il debutto ufficiale del Retcam a Neonatologia c'e' stato ieri, in occasione dell'open day, col reparto aperto (dalle 10 alle 22), nella giornata mondiale della prevenzione dedicata al bimbo prematuro e organizzata dall'associazione Onda (osservatorio nazionale salute della donna): sono state eseguiti i primi 10 screening (gratuiti) oculistici su altrettanti bimbi prematuri che, fortunatamente, non hanno rilevato problemi.
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