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Pubblicato il 06/02/2014 21:09

Operazione anti camorra, Parente (Ros): abbiamo stroncato un modello associativo pericoloso

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"C'e' stata la possibilita' di capire che si era di fronte a qualcosa di diverso dalla mera proiezione di singoli affiliati per la gestione di singole attivita' illecite al di fuori della regione di origine. Un modello organizzativo che nel tempo si era affermato sul territorio con le caratteristiche tipiche dell'associazione di tipo mafioso, le forme di intimidazione violente, il sostentamento ai detenuti e alle loro famiglie. Insomma, ci siamo trovati di fronte a un modello associativo pericoloso che pero', grazie ad indagini laboriose, abbiamo stroncato". Lo ha detto il comandante nazionale del Ros, il generale Mario Parente, a margine della conferenza stampa indetta per illustrare i particolari dell'operazione "Adriatico" che ha visto la direzione distrettuale antimafia dell'Aquila contestare per la prima volta il reato di associazione per delinquere con finalita' mafiose. Per il comandante del Ros l'importante e' sradicare queste pericolose organizzazioni che cercano di infiltrarsi in zone ritenute sane. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i due pm della Dda Aquila, David Mancini e Antonietta Picardi, il procuratore capo, Fausto Cardella ed il comandante della Legione Abruzzo dei carabinieri, il generale Claudio Quarta. Quest'ultimo, in particolare, ha sottolineato l'importanza dei presidi dei militari dell'Arma. "Anche la piu' piccola stazione - ha affermato - e' sentinella del territorio. Le parole d'ordine rimangono prevenzione e repressione. Si' - ha commentato il generale Quarta - l'Abruzzo puo' ancora considerarsi una regione dove le criminalita' organizzate non riescono ad attecchire ma guai ad abbassare la guardia"

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