Un tecnico della prevenzione, alle dipendenze della Asl di Chieti, e' stato condannato dal tribunale collegiale di Pescara ad un anno di reclusione, ad un anno di interdizione dai pubblici uffici e ad un risarcimento di 4 mila euro nei confronti dell'Azienda sanitaria teatina, per peculato d'uso, avendo utilizzato durante l'orario di lavoro e a fini privati, non riconducibili alle attivita' connesse con la propria funzione, l'automobile di servizio della Asl. I fatti risalgono al l'agosto del 2011, quando gli uomini del Corpo Forestale di Pescara notarono una Fiat Panda bianca, recante la scritta della Asl di Chieti, all'interno di un terreno privato di Caramanico Terme, che risulto' essere di proprieta' di F.P, 52 anni, dipendente della Asl di Chieti residente a Francavilla. In seguito ad un'attivita' investigativa durata circa una settimana, gli uomini della Forestale accertarono che il dipendente della Asl di Chieti, in sei occasioni diverse, si era recato con l'auto di servizio nella sua scuderia di Caramanico, fuori dal proprio territorio di competenza lavorativa e durante l'orario di lavoro. Il giudice Angelo Zaccagnini ha accolto le richieste del pubblico ministero Barbara Del Bono e dei legali della Asl di Chieti, costituitasi parte civile, condannando F.P. per peculato d'uso.
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