Erano circa 140 le imbarcazioni di vario cabotaggio, di cui una quarantina i pescherecci, che a Pescara hanno partecipato alla tradizionale processione in onore di Sant'Andrea, patrono della marineria locale, interrotta lo scorso anno a causa dei fondali troppo bassi del porto canale. La statua del Santo ha viaggiato con le autorita' civili, militari e religiose a bordo del peschereccio 'Emily C' di Massimo Camplone, scortato dalle unita' della Guardia Costiera, che hanno assicurato la progressiva uscita dei motopesca dal porto, ora reso navigabile, in seguito ai lavori di dragaggio. Sono state gettate in mare tre corone d'alloro in memoria dei caduti, di cui una dalla motovedetta CP 292, a ricordo della recente scomparsa di un pescatore locale, Christian Dell'Osa, proprio nel punto dell'incidente. ''Lo spettacolo e' stato emozionante come non mai e straordinario - ha detto il sindaco Albore Mascia -: quando siamo usciti dal porto e ci siamo girati, alle nostre spalle abbiamo visto un esercito di 40 pescherecci e di oltre un centinaio tra barche a vela, motoscafi e moto d'acqua che, al suono delle sirene, ci accompagnavano con a bordo centinaia di persone, di cittadini che hanno voluto festeggiare il ritorno della tradizione, della processione di Sant'Andrea in mare aperto, quasi un rito per lasciarci alle spalle tutti gli eventi negativi che purtroppo hanno caratterizzato l'ultimo anno, senza dimenticare, ma guardando con maggiore fiducia al futuro nostro e della marineria. Penso che, a memoria d'uomo, saranno almeno dieci anni che la festa non registrava una simile partecipazione di pubblico, un orgoglio e un onore anche per me in qualita' di sindaco e di pescarese''.
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