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Pubblicato il 13/11/2014 20:08

Posti di lavoro fantasma in ateneo Chieti-Pescara, 5 arresti

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Avrebbero promesso posti di lavoro fantasma presso l'Universita' "Gabriele D'Annunzio di Chieti - Pescara millantando conoscenze con note personalita' del settore e falsificando i relativi documenti necessari per far credere alle vittime di aver avviato le procedure. In manette, in esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari con le accuse di millantato credito, sostituzione di persona, falso in scrittura privata e truffa sono finiti: Patrizia Marino, 55 anni, impiegata Asl di Ortona che aveva il compito di procacciare le vittime; Pamela Magno, 32 anni, figlia della Marino. Secondo quanto emerso, assegnava compiti e ruoli agli altri complici, redigeva di proprio pugno false scritture private, si sostituiva a persone realmente esistenti o immaginarie, millantando anche conoscenze influenti all'interno dell'ateneo. Misura cautelare anche per Marco Marino, 54 anni, fratello di Patrizia; Luciano Di Odoardo, 69 anni, di Ortona, dirigente dell'Arta di Pescara, probabile ideatore del sistema.

Maria Concetta Vadini, 55 anni, si sarebbe sostituita telefonicamente a persone reali o immaginarie, millantando influenti conoscenze all'interno dell'Universita' e recitando, di volta in volta, le parti che le venivano assegnate principalmente dalla figlia dell'impiegata della Asl. Denunciati, invece, il dipendente della Asl responsabile della mensa dell'Ospedale "SS. Annunziata" di Chieti che partecipava all'opera di convincimento delle vittime garantendo il buon fine delle trattative, e il figlio della Vadini che si sostituiva telefonicamente a persone reali o immaginarie eseguendo, di volta in volta, le disposizioni impartitegli da Pamela Magno

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