Slitta la sentenza di appello, prevista per oggi, alla Commissione grandi rischi nella vicenda del terremoto dell'Aquila. Al processo in corso il procuratore generale Romolo Como ha cominciato la sua replica. I sette esperti della Commissione sono stati condannati in primo grado a sei anni di reclusione con l'accusa di aver dato false rassicurazioni agli aquilani al termine della riunione del 31 marzo 2009, cinque giorni prima del tragico terremoto. Como ha preso la parola al termine dell'arringa dell' avvocato Vincenzo musco, difensore di Gianmichele Calvi, all'epoca direttore di Eucentre. Il procuratore generale ha preso la parola in anticipo per l'assenza di Alfredo Biondi, difensore dell'allora ordinario di fisica dell'Universita' di Genova Claudio Eva, che ha rinunciato alla sua arringa per problemi di salute. Probabilmente, nel pomeriggio si comincera' il giro delle controrepliche delle parti civili. Poi, nelle prossime udienze quella delle difese, poi la Camera di Consiglio per la sentenza
Il presidente del Collegio giudicante, Fabrizia Ida Francabandera, sospendendo l'udienza del processo di Appello alla Commissione Grandi Rischi, ha annunciato che la Camera di Consiglio per la sentenza di secondo grado ci sara' il 10 novembre prossimo. "La Camera di Consiglio sara' lunga e complessa - ha spiegato in aula - Vorremmo entrarvi non stanchi'', auspicando il fatto che si vorrebbe far coincidere l'inizio della camera con la mattinata del 10. Dopo la pausa l'udienza riprendera' con le controrepliche delle difese. La mattina del 10 potrebbe essere lasciata ai difensori che rimarranno fuori oggi. Dopo la replica del procuratore generale, Romolo Como, la mattinata e' stata dedicata alla replica delle parti civili.
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"Il professor Calvi e' un luminare che probabilmente tra 5-6 anni avra' un premio Nobel": cosi' Vincenzo Musco, difensore del professore Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre, responsabile del progetto Case, tra gli imputati del processo d'appello ai componenti della Commissione Grandi Rischi all'epoca del terremoto dell'Aquila, accusati di omicidio colposo e lesioni colpose. "Durante la riunione della commissione Grandi rischi, Calvi - ha continuato Musco - ha sottolineato che lui era un tecnico e le decisioni spettavano ad altri. E poi lui non ha partecipato ad alcuna conferenza stampa, sedendosi in disparte. Ma veramente potete condannare Calvi per aver espresso un giudizio scientifico?". "Ha dato un giudizio scientifico e gli date 6 anni di reclusione per aver cagionato la morte delle persone?", ha aggiunto l'avvocato Musco. "Qual e' la regola cautelare che ha infranto? Io non sono riuscito a trovarla. Si tratta di una rottura del concetto di colpa come lo abbiamo costruito noi giuristi italiani in 200 anni". Quindi, da parte del difensore, una critica al giudice di primo grado, Marco Billi. "Noi non possiamo creare norme ma il giudice monocratico dell'Aquila lo ha fatto a partire da un dato aleatorio e del tutto generico - ha concluso Musco -: ha creato la norma del rischio. Siamo di fronte a un giudizio di colpa senza colpa". Per Calvi, il legale ha chiesto il "proscioglimento per non aver commesso il fatto". Quella di Musco e' stata l'ultima arringa difensiva perche' l'altro intervento previsto, quello di Alfredo Biondi, che assiste l'allora ordinario di fisica dell'universita' di Genova, Claudio Eva, e' saltato come comunicato dal legale attraverso una lettera
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