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Pubblicato il 15/12/2014 12:12

Procuratore Greco chiede di estendere il 416 bis alla corruzione

greco, procuratore

"L'inchiesta su Mafia Capitale conferma quello che da tempo chiediamo: che venga esteso il 416 bis anche alla corruzione". Lo ha detto il procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Milano, Francesco Greco, all'Aquila nel corso di una tavola rotonda sul tema "Noi contro la corruzione", organnizzata dall'Agenzia delle Entrate. Secondo il magistrato "tra le attivita' tipiche si sta notando uno spostamento da quella intimidatoria a quella corruttiva. In merito all' inchiesta romana - ha rilevagto - c'e' tanta corruzione nel capo di imputazione e da quello che si legge sui giornali. Non mi stupisce - ha detto - ci siamo abituati. Uno dei problemi per la prevenzione della corruzione e' ridurre, controllare e rendere trasparenti le stazioni di spesa. In Italia ce ne sono troppe", ha proseguito Greco. "Con l'implementazione delle Regioni c'e' stata una progressiva delocalizzazione dei centri di spesa e anche la necessite' di mandare maggiori controlli che non ci sono. Basta vedere gli scandali regionali. L'altro problema - ha quindi osservato il procuratore aggiunto di Milano - e' l'esternalizzazione dei centri di spesa nelle municipalizzate e nelle partecipate e la necessita' di rafforzare il reato di corruzione privata"

"La corruzione non e' solo di oggi, ce ne occupiamo da piu' di vent'anni. Il problema e' che si sono fatte poche leggi per contrastarla e molte di esse hanno rallentato il processo penale". Lo ha detto all'Aquila a margine di una tavola rotonda, organizzata dall' Agenzia delle Entrate, il procuratore aggiunto presso il Tribunale di Milano, Francesco Greco. "Ci troviamo - ha aggiunto - con un sistema imballato, nel quale non e' facile avviare e portare a termine un'indagine sulla corruzione anche per il problema della prescrizione. Sono sempre contrario ad affrontare problemi come la corruzione con misure emergenziali perche' la storia d'Italia e' caratterizzata da legislazioni di emergenza che sono spesso farraginose, macchinose e non risolvono tempestivamente il problema, ma tappano qualche buco. Avrei auspicato un ragionamento piu' particolare su questa materia anche perche' applichiamo una legislazione emergenziale a due anni da una precedente legge sulla corruzione. Mi sembra ha infine osservato il magistrato - che sia eccessivo, anzi, paradossale"

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