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Pubblicato il 07/06/2015 18:06

Pugile gambizzato a Pescara, sequestrata la pistola

Il personale della squadra mobile ha trovato e sequestrato, nella zona di Fosso Grande, a Pescara, l'arma utilizzata per la gambizzazione del pugile Emanuel Zuanel, 32 anni, avvenuta il 19 aprile scorso. Si tratta di un revolver calibro 32, non censito nel catalogo nazionale delle armi comuni da sparo, e quindi arma clandestina, privo di munizioni, sotterrato a qualche metro dal bordo della strada, in una busta di plastica. Il ritrovamento e' stato possibile grazie alla collaborazione del principale indagato, Luigi Di Pietrantonio, che e' stato interrogato ieri mattina in carcere dal sostituto procuratore titolare della indagine, Barbara Del Bono. L'uomo, alla presenza dell'avvocato Paolo Marino, ha fornito precise indicazioni per consentire di localizzare l'arma, dichiarando di essersene disfatto subito dopo l'aggressione. Sul revolver saranno svolti gli accertamenti tecnici da parte della polizia scientifica per l'individuazione di eventuali impronte latenti, l'esame di compatibilita' con l'ogiva estratta dalla gamba del ferito e per capire se l'arma ha gia' sparato in altre occasioni. Le indagini, intanto, proseguono con la richiesta di incidente probatorio che, nei giorni scorsi, la Del Bono ha formulato al gip del Tribunale, sia per cristallizzare le dichiarazioni di Zuanel, sia per procedere ad una perizia medico legale sulle lesioni riportate dal pugile, che e' stato colpito dagli spari e picchiato. La perizia medica servira' a valutare la gravita' delle ferite e ad accertare la volonta' omicida degli aggressori, che sono stati arrestati dalla squadra mobile, diretta da Pierfrancesco Muriana. Nei giorni scorsi sempre la mobile ha arrestato Zuanel per un altro episodio, sottoponendolo ai domiciliari, con il braccialetto elettronico

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