E' stata interrogata davanti al pubblico ministero dell'Aquila Fabio Picuti la donna di 49 anni denunciata a piede libero per avere travolto e ucciso, con la sua auto, nella notte tra martedi' e mercoledi' il romeno di 27 anni Bondoc Dumitru Mitica che tornava a piedi a casa, nella frazione di Paganica. Accompagnata dall'avvocato di fiducia, Ferdinando Paone, la donna, che non si era fermata al momento dell'impatto, ha confermato agli inquirenti la versione data al momento in cui si e' costituita, il giorno dopo, nella caserma dei carabinieri, e cioe' di non essersi accorta di aver investito il ragazzo in via Onna. La donna, tuttavia, ha riferito di aver urtato qualcosa e di aver pensato che potesse essere un animale. E cosi', dopo essere stata sorpassata da un camion, ha fatto inversione per controllare che tutto fosse a posto, ma senza scendere dall'auto, e anche per questo non ha visto il corpo del giovane. Le prime indiscrezioni sull'autopsia, ossia la morte sul colpo del giovane, insieme alla dinamica del racconto che sembra sia ritenuta credibile dagli investigatori, dovrebbero portare a escludere un altro capo di imputazione rispetto all'omicidio colposo: quello di omissione di soccorso, sul quale, si apprende da fonti legali, il pm inizialmente si era riservato di decidere. Si attendono ora i referti ufficiali, non solo dell'autopsia, ma anche degli accertamenti tecnici sull'auto, per formalizzare i capi di imputazione, e anche le risultanze degli esami tossicologici, che potrebbero arrivare in 15 giorni, prima di elaborare la strategia difensiva.
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