Due ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dai carabinieri della Compagnia di Pescara nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di aver messo a segno tre rapine in soli due giorni ai danni di farmacie situate nel territorio provinciale. Di recente i carabinieri hanno gia' individuato i responsabili di rapine in farmacia.
Con l'accusa di reati di rapina aggravata in concorso i militari dell'Arma, coordinati dal capitano Claudio Scarponi, hanno arrestato Marco Di Tonto, 46 anni, e Riccardo La Sorda, 38 anni, gia' noti alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, contro la persona o per droga. Gli arresti della coppia concludono un'indagine sulle rapine nelle farmacie messe a segno nel mese di aprile nel pescarese e che gia' a settembre ha portato in carcere Di Tonto e un suo complice, Marco Spinelli, 30 anni. Di Tonto e Spinelli erano stati ritenuti responsabili delle rapine consumate alle farmacie De Cesare di Cappelle sul Tavo e Missoni di Villanova di Cepagatti, il 23 e 24 aprile, ma non era stato identificato il complice. Nel corso degli ulteriori accertamenti si e' scoperto che La Sorda era il terzo uomo in entrambe le rapine, nelle quali e' stata utilizzata un'auto rossa, una Fiat Punto, che successivamente e' stata rintracciata. Inoltre, proprio nell'ambito di questa indagine, si e' appurato che Di Tonto era presente anche nel corso della rapina ai danni di un terzo punto vendita, cioe' la parafarmacia Ballone di Pescara, commessa il 23 aprile a meno di due ore di distanza da quella consumata a Cappelle sul Tavo.
Il bottino delle tre rapine e' stato di circa 3000 euro, di cui 2.600 alla farmacia Missoni. Il lavoro dei carabinieri e' stato certosino e si e' basato su una serie di elementi indiziari che si sono rivelati fondamentali per costruire il castello accusatori. Oltre a visionare e studiare con la massima attenzione le riprese girate dalle videocamere, che hanno fatto emergere ad esempio la presenza di un tatuaggio sulla mano di uno dei rapinatori e hanno consentito di rinvenire e sequestrate le scarpe utilizzate da uno dei tre, i carabinieri si sono basati sui tabulati telefonici degli indagati e sulla conoscenza personale che hanno di queste persone, di cui sono in grado di riconoscere perfino il modo di camminare. Le ordinanze sono state emesse dal gip Gianluca Sarandrea, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Pescara, Annalisa Giusti. A Di Tonto la misura e' stata notificata in carcere.
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