"Alla prossima seduta di Giunta proporro' il ritiro della delibera". Lo ha detto all'AGI il vice presidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione. "La delibera con la quale veniva nominata dirigente dell'Ufficio stampa la dottoressa Vanna Andreola e' stata presentata dall'assessore al personale Federica Carpineta e illustrata dal collega Angelo Di Paolo. Alla dottoressa Andreola - dice Castiglione - non e' stato conferito un incarico ad interim ma a tempo indeterminato. Cio' non e' possibile in quanto la stessa non ha acquisito la necessaria esperienza nel campo giornalistico e, come ho letto, non e' iscritta all'Ordine".
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C'e' maretta nell'ufficio stampa della Regione Abruzzo per la nomina di Vanna Andreola quale dirigente della struttura speciale di supporto stampa della Giunta regionale. La Andreola, infatti, non e' iscritta all'Albo dei giornalisti e prima di questo incarico era dirigente del settore politiche internazionali. L'ufficio stampa della Regione edita anche testate giornalistiche che richiedono, per legge, la figura di un direttore responsabile iscritto all'albo. Andreola prende il posto di Bruno Carusi, dirigente del personale, anch'egli non iscritto all'Albo, che aveva avuto un nomina ad interim. Sia l'Ordine dei Giornalisti che l'Assostampa avevano pertanto diffidato la Giunta regionale al rispetto della legge. Vanna Andreola e' stata nominata dalla Giunta regionale presieduta dal vice presidente Alfredo Castiglione con un provvedimento "fuori sacco".
Andreola, nel gennaio dello scorso anno, era rimasta coinvolta in un'inchiesta della Procura aquilana e fu anche arrestata con altre sei persone. L'accusa era quella di una presunta distrazione di fondi del progetto per l'affidamento in appalto del servizio di valutazione in itinere del programma di cooperazione transfrontaliero Ipa Adriatico 2007-2013 pubblicato il 28 dicembre 2010 dall'Oics, ente in house delle regioni e province autonome italiane. Nell'ambito della stessa inchiesta il vice presidente Castiglione, poi uscito dall'indagine, era stato accusato di corruzione.
"Errare humanum est, perseverare diabolicum". Cosi' il segretario del Sindacato dei giornalisti abruzzesi, Franco Farias, e il presidente dell'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo, Stefano Pallotta, commentano - in una nota congiunta - la nomina di Giovanna Andreola quale dirigente dell'ufficio stampa della Regione e spiegano: "La Giunta regionale dopo aver nominato nell'agosto scorso come responsabile il dirigente Gianluca Caruso, non iscritto all'Ordine dei giornalisti come prescrive la legge, persevera nell'errore. Senza tener conto della diffida inviata nel dicembre scorso dal Sindacato dei giornalisti abruzzesi e dall'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo, la Giunta ha provveduto a nominare un nuovo responsabile, la dottoressa Giovanna Andreola, che non e' iscritta all'Ordine dei giornalisti. E' un provvedimento di una gravita' inaudita che irragionevolmente non tiene conto delle professionalita' presenti nell'ufficio stampa della Giunta regionale". Per il Sindacato e l'Ordine "si persevera nella violazione della legge. Sia la normativa regionale (legge n. 22 del 14 marzo 1975 art. 5) sia la normativa nazionale (legge 150 del 2000 art. 3) richiedono come requisito necessario e imprescindibile per la nomina a direttore dell'ufficio stampa l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti. Il Sindacato e l'Ordine nello stigmatizzare l'atteggiamento della Giunta regionale e dopo aver chiesto inutilmente il rispetto della legge con formale diffida - concludono Farias e Pallotta - non potranno che agire di conseguenza per la grave e reiterata violazione".
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