"Sarebbe una vera balordaggine non profittare dell'occasione di questa quinta ricostruzione post-sismica per rimediare agli errori edilizi, urbanistici ed architettonici del passato e rendere la citta' e i suoi borghi piu' belli e attrattivi". Questo un passaggio della lettera che il Nunzio apostolico del Vaticano in Serbia, l'aquilano monsignor Orlando Antonini, esperto di architettura e urbanistica, ha inviato al sindaco, Massimo Cialente. Il riferimento e' alla riapertura di Porta Barete delle storiche mura del capoluogo di Regione, attualmente murata, ma che si vorrebbe trasformare nel nuovo "ingresso Ovest" del capoluogo: un'idea di Antonini che e' stata appoggiata dal Comune e discussa di recente in un incontro pubblico, ricevendo pareri favorevoli e contrari. "Assieme alle associazioni culturali che si sono espresse a favore della mia proposta - scrive Antonini - tengo a ribadire che il progetto ha un carattere esclusivamente culturale, non intende favorire o danneggiare chicchessia e rientra in un discorso piu' generale di riqualificazione dell'intera cinta muraria e della citta'". Secondo il prelato, "la riapertura dell'antiporta visibile su via Vicentini e' compatibile con la ricostruzione del quartiere, contenendo l'idea di una zona piu' vivibile e piu' compatibile con le vicine mura, sia a livello estetico sia a livello urbanistico"
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