Una risonanza magnetica di ultima generazione, oggi in funzione in pochi ospedali italiani, che oltre a un'altissima qualita' d'immagine, apre nuovi scenari nello studio e negli esami diagnostici di malattie come Alzheimer e Parkinson e anche di alcuni tumori: all'ospedale dell'Aquila arriva la risonanza magnetica 3 Tesla, considerato un 'gioiello' della tecnologia sanitaria. E' costata circa 1 milione e mezzo di euro, a cui vanno aggiunti montaggio e assemblaggio delle numerose parti complementari, per una spesa complessiva di circa 3 milioni. Entrera' in funzione nel giro di una decina giorni nel reparto di Radiologia, diretto dal professor Carlo Masciocchi: il suo acquisto segna un forte potenziamento del parco-strumentazioni a disposizione del dipartimento Immagine, guidato dal dottor Massimo Di Pietro. Con la nuova strumentazione sara' possibile 'estrarre', tramite procedure molto complicate, componenti bio-chimiche di un tumore al cervello, la cosiddetta caratterizzazione delle lesioni cancerose. In sostanza, gli specialisti, attraverso la nuova Risonanza magnetica, attingeranno al 'nucleo' piu' profondo dell'essenza del tumore cerebrale, isolandone le sostanze piu' utili per l'analisi del cancro e della successiva terapia. Oltre a questa possibilita', la risonanza magnetica di ultima generazione offrira' l'opportunita' di operare come uno 'scandaglio' nelle diverse aree del cervello. Con gli 'occhi' di questa nuova strumentazione i medici potranno cosi' esplorare e capire come e se funzionano le zone cerebrali, per esempio quelle della memoria e dell'affettivita'. "Finora - dichiara il professor Massimo Gallucci, direttore del servizio neuroradiologia dell'ospedale, - potevamo basarci solo su riscontri grossolani ma, grazie al nuovo macchinario, saremo in grado di compiere quelli che tecnicamente si chiamano studi funzionali, cioe' analisi minuziose e dettagliate delle lesioni. E' chiaro che questa nuova Risonanza - continua Gallucci, - per potenzialita' investigative e qualita', non e' destinata a patologie di interesse medico generico, quali, per capirsi, patologie della colonna vertebrale come le ernie che continueranno a giovarsi, in modo del tutto adeguato, delle altre macchine del reparto. Invece, l'uso piu' appropriato del nuovo macchinario di Risonanza magnetica riguardera' problematiche sanitarie molto piu' 'alte' e complesse tra cui, come detto, quelle riconducibili al cervello". Ma anche in altri ambiti, come l'urologia, 3 Tesla' permettera' di 'scovare' tumori della prostata ai primissimi stadi, addirittura di appena un millimetro, e quindi di fare una diagnosi agli 'albori' della patologia. Attualmente, in termini di attivita' complessiva annua di risonanza magnetica, a Radiologia vengono effettuati circa 14.000 esami
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: