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Pubblicato il 23/12/2013 23:11

Sciopero, non si scia nell'Alto Sangro a Natale e Santo Stefano

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La protesta contro i ritardi della Regione Abruzzo nell'erogazione dei fondi gia' stanziati da quasi due anni e mai erogati, pari a 8 milioni di euro, destinati al completamento dell'impianto di innevamento

Nel comprensorio dell'Alto Sangro, gli impianti sciistici rimarranno fermi a Natale. I dipendenti dei gestori delle stazioni hanno infatti indetto due giorni di sciopero, il 25 e 26 dicembre, per protestare contro i ritardi della Regione Abruzzo nell'erogazione dei fondi gia' stanziati da quasi due anni e mai erogati, pari a 8 milioni di euro, destinati al completamento dell'impianto di innevamento programmato del bacino sciistico dell'Aremogna-Montepratello. La decisione di bloccare l'attivita' del piu' grande impianto del centro Italia e' stata presa nel corso di un'assemblea che si e' svolta nella stazione sciistica di Pizzalto, al termine della quale e' stato sottoscritto un verbale inviato alle sette societa' interessate (Co Ski srl, Pizzalto spa, Sifatt srl, Siafas, Col Rental srl, Wally sas, Montepratello spa) firmato da circa 180 lavoratori. Un incontro urgente e' stato chiesto al presidente della Regione, Gianni Chiodi, per oggi. "In mancanza di risposte concrete e immediate da parte dell'amministrazione regionale, i partecipanti all'assemblea adotteranno ulteriori misure di agitazione accompagnate da manifestazioni, in occasione delle quali si chiedera' il sostegno di altre categorie sociali ed economiche", annuncia il personale. La protesta riguarda un comprensorio sciistico con 27 impianti, oltre 100 chilometri di piste e una portata oraria complessiva di 42mila persone.

E' "importante potenziare l'impianto di pompaggio idrico a servizio dell' innevamento programmato. L'intera economia del territorio e non solo, ruota attorno agli impianti di risalita di Roccaraso". Lo afferma il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, commentando la decisione dei lavoratori che operano nelle stazioni di risalita del piu' grande bacino sciistico del Centro Abruzzo, di scioperare nei giorni di Natale qualora dalla Regione non arrivino notizie certe sulla conferma dei finanziamenti gia' stanziati e disponibili per il potenziamento degli impianti. "Condividiamo la preoccupazione dei lavoratori che vedono a rischio il loro futuro - prosegue Di Donato - per quel che ci riguarda stiamo facendo ogni cosa per evitare lo sciopero di Natale e i conseguenti disagi che sarebbero provocati ai turisti e agli appassionati della neve ma anche all'intera immagine della regione". Attualmente gli impianti di pompaggio non sono sufficienti a garantire acqua nei bacini a servizio degli impianti di innevamento programmato. Una situazione che non consente ai gestori degli impianti di risalita di poter innevare tutte le piste in maniera adeguata e, di conseguenza, garantire la necessaria sicurezza agli sciatori. 

I danni provocati dallo sciopero "sono immensi, ma le motivazioni della protesta sono assolutamente fondate e condivisibili". Lo afferma il presidente del consorzio SkiPass Alto Sangro, Bonaventura Margadonna, a proposito delle due giornate di sciopero indette per il 25 e 26 dicembre dai dipendenti delle sette societa' che gestiscono gli impianti sciistici del comprensorio. Margadonna tiene comunque a sottolineare che, anche se la protesta verra' confermata, "le piste sono pienamente fruibili e dal 27 dicembre i servizi saranno garantiti con la qualita' di sempre". "Gli operai, probabilmente - aggiunge Margadonna - si sono accorti prima di noi di questa situazione, ma e' fondamentale fare fronte comune contro la lentezza e la pesantezza della burocrazia, che mette a rischio un percorso virtuoso costruito in anni di attività". Le sette societa' che fanno parte del consorzio Co Ski, Pizzalto, Sifatt, Siafas, Col Rental, Wally, Montepratello "sono societa' sane, senza debiti, che oramai da anni - sottolinea il presidente - vanno avanti in modo egregio, basandosi sulle proprie forze. Come ogni anno noi siamo pronti a dare il miglior prodotto che da sempre ci qualifica, ma e' arrivato il momento di fare fronte comune e di attuare tutte le azioni possibili, perche' ad essere a rischio non sono solo centinaia di posti di lavoro, ma uno dei fiori all'occhiello dell'Abruzzo". Intanto e' in corso in queste ore, a Castel di Sangro, una riunione della Dmc (Destination Management Company) del comprensorio per tratteggiare i contorni della questione, non solo in relazione allo sciopero, ma anche per valutare le prospettive future alla luce della situazione attuale

Il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale (Sulpl), in una nota, esprime "piena solidarieta' e vicinanza ai dipendenti del Consorzio SkiPass Alto Sangro, che protestano giustamente il giorno di Natale e di Santo Stefano affinche' la Regione Abruzzo dia il giusto, e gia' promesso, sostegno allo sviluppo turistico delle sue belle montagne". "La tutela dei livelli occupazionali deve essere l'obiettivo prioritario di ogni amministrazione locale, sia direttamente con le assunzioni, che indirettamente sostenendo quelle realta' locali vincenti nel mondo del Lavoro come il Consorzio Alto Sangro"

Foto: roccarasoturismo

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