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Pubblicato il 17/10/2014 16:04

Screening seno, in 2 mesi 162 controlli ad Avezzano

screening seno

Centosessantadue screening alla mammella, in meno di due mesi, effettuati su donne marsicane. All'ospedale di Avezzano, al servizio Radiologia, e' entrata nel vivo la capillare operazione che gradualmente verra' estesa dall'azienda sanitaria a tutto il territorio della provincia dell'Aquila. Un'iniziativa - spiega una nota dell'ufficio stampa dell'azienda sanitaria - voluta dal manager Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, Giancarlo Silveri, e affidata a un apposito coordinamento di screening aziendale di cui e' responsabile la dr.ssa Alisia Macerola. Il servizio Radiologia dell'ospedale di Avezzano, uno degli ingranaggi della complessiva task-force di tutta l'azienda, da meta' luglio ha acceso i motori e lavora con crescente intensita'. L'attivita' dello screening del seno riguarda le donne che sono state convocate dalla Asl, per fare prevenzione, con lettera inviata a domicilio, con l'indicazione di giorno e ora in cui presentarsi. Nel giugno scorso, in tutta la Asl 1, erano 1.500 le missive inviate a casa sul totale di 40.000 donne da controllare in tutta la provincia, entro un biennio, con eta' tra 49 e 69 anni. Considerato il periodo estivo (luglio scorso) in cui e' stata avviata l'operazione 'seno sicuro', il Servizio di Radiologia dell'ospedale di Avezzano, diretto dal dr. Giovanni Passalacqua, ha lavorato alacremente sullo screening con 4 sedute supplementari pomeridiane (in aggiunta all'ordinaria attivita' del mattino), utilizzando un moderno mammografo. Ventiquattro le donne, residenti in Marsica, invitate tramite lettera ad ogni sessione pomeridiana anche se il numero di coloro che effettivamente si presentano in ospedale (per lo screening e' quasi un dato fisiologico) e' inferiore al numero di convocazioni. A luglio, in poche settimane, nella fase iniziale, sono state 'screenate' 30 donne della Marsica; dopo la programmata pausa del mese di agosto - in cui l'attivita' e' stata sospesa per la ridotta disponibilita' delle utenti dovuta a ferie e vacanze - a settembre i controlli-screning hanno subito un'impennata toccando quota 80 e, nella sola meta' del mese corrente, gli accertamenti sono stati gia' 52, facendo prevedere un costante aumento nelle verifiche sul seno.

Nell'ambito della poderosa macchina-screening del seno, predisposta per coprire tutte le aree della provincia aquilano - si legge ancora nella nota - dal 30 settembre scorso e' stata attivata anche la postazione all'ospedale di L'Aquila, all'interno dell'Unita' operativa di diagnostica senologica, diretta dalla dr.ssa Antonietta Ciccozzi. Dal 30 settembre a oggi, con due sedute pomeridiane a settimana, al S. Salvatore sono stati compiuti oltre 60 controlli ma e' un numero che, dopo questa fase di abbrivio, e' destinato sensibilmente ad aumentare. Per Sulmona e Castel di Sangro, intanto, sono state da tempo avviate le procedure per l'acquisto di apparecchiature. Il colon retto e' il secondo dei 3 'filoni' 'indagati' dalla Asl (il terzo e' il tumore al collo dell'utero, con oltre 7.000 lettere gia' recapitate a domicilio). Anche in questo caso i controlli, da estendere gradualmente in tutta la provincia, partiranno inizialmente dall'ospedale di Avezzano dove e' gia' stato montato un moderno macchinario, chiamato Oc-sensor che servira' ad analizzare l'eventuale presenza di sangue occulto nelle feci. La moderna apparecchiatura, dopo le ultime verifiche tecniche, comincera' a funzionare entro ottobre nel presidio marsicano. Il controlli vengono effettuati su provette - contenenti il materiale dell'utente da esaminare - che vengono consegnate a domicilio e accompagnate dalla lettera della Asl. Il campione di popolazione da passare al vaglio e' di 80.000 utenti (uomini e donne, tra i 50-69 anni). Grazie all'Oc-sensor l'utente, per preparare la provetta e poi riconsegnarla alla Asl con le feci, non dovra' piu' seguire, come avviene oggi, specifiche diete nei giorni antecedenti al prelievo del materiale. Analoghi macchinari saranno a disposizione, nel giro di poche settimane, negli ospedali di L'Aquila e Sulmona e potranno cosi' cominciare a funzionare per lo screening.

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