Il Gup del Tribunale dell'Aquila, Marco Billi, ha rinviato a giudizio cinque persone gia' indagate nell'ambito di un'inchiesta sulla installazione, mai avvenuta, di moduli abitativi removibili (Mar), come alloggi temporanei per dare accoglienza agli sfollati nel post terremoto da sistemare in alcuni siti. I moduli removibili, mai comparsi all'Aquila, erano le cosiddette "casette con le ruote" da portare via una volta che l'emergenza fosse passata.
Gli imputati sono Massimiliano Cordeschi, ex direttore generale del Comune dell'Aquila, Domenico de Nardis, dirigente dell'Avvocatura comunale, Renato Amorosi, dirigente comunale del settore Territorio, Eugenio Vendrame, comandante della Polizia municipale, e Luigi Palmerini, imprenditore.
I reati ipotizzati a vario titolo sono abuso d'ufficio, turbativa d'asta e abuso edilizio. Il processo e' stato fissato per il 21 marzo 2013. L'indagine era partita dopo la denuncia di una persona che aveva risposto a un avviso pubblico per la vendita di un terreno in localita' Sant'Antonio: dopo aver versato il deposito cauzionale di 22 mila euro, non aveva piu' avuto notizie della pratica. La vicenda suscito' molte polemiche politiche, sfociate anche in consiglio comunale, in particolare con una mozione bipartisan, a seguito della quale Cialente decise di ritirare la delibera contestata. L'appalto per l'installazione dei mkoduli abitativi removibili era stato quantificato in 40 milioni di euro circa.
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