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Pubblicato il 02/10/2013 15:03

Sospeso il direttore provinciale della motorizzazione di Teramo

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La decisione rientra nell'inchiesta sulle false revisioni ai mezzi di trasporto pubblici dell'Arpa

Il direttore provinciale della Motorizzazione civile di Teramo, Giancarlo Massaro, e' stato sospeso dalle funzioni per due mesi. E' quanto deciso dal gip del tribunale di Teramo, Domenico Canosa, sulla richiesta del pm Davide Rosati in ordine all'inchiesta sulle false revisioni ai mezzi di trasporto pubblici dell'Arpa (Autolinee regionali pubbliche abruzzesi) a Teramo. I reati ipotizzati sono falso ideologico e abuso d'ufficio. Il provvedimento di sospensione al dirigente e' stato notificato questa mattina. Il gip ha posto sotto sequestro anche diversi autobus dell'Arpa.

Le indagini, ha spiegato il dirigente della mobile di Pescara, Pierfrancesco Muriana, hanno preso il via a luglio 2012 dopo un blitz contro la prostituzione attuato dal personale della volante. Alcune "lucciole", tra cui una che ha cominciato a lavorare quando era ancora minorenne, hanno raccontato di continui soprusi, violenze e aggressioni che subivano dal gruppo nell'ambito di una vera e propria contesa per il territorio. Quasi ogni notte c'erano episodi di guerriglia urbana nella zona sud di Pescara per cui, dopo le prime indagini, e' stato arrestato, il 19 ottobre, il presunto capo della organizzazione, Verdesan Viorel, conosciuto come Badea o Berlusconi o Lungu, 35 anni, gia' arrestato in altre operazioni. Le pratiche estorsive dell'organizzazione, pero', andavano avanti con richieste di 50 euro a sera alla ragazze che intendevano prostituirsi nella zona e che non facevano parte del giro. Le altre, che erano gia' controllate, erano seguite passo dopo passo, accompagnate a lavoro, rifornite di profilattici, istruite sull'abbigliamento e il loro incasso andava completamente alla organizzazione. Tra gli arrestati c'e' anche una donna, Elena Madalina Lungu, 24 anni, che non solo si prostituiva ma faceva anche da "caporale" nei confronti delle altre, tutte sistemate a Francavilla al mare (Chieti). L'unico italiano, Giancarlo Paolini, pescarese, di 59 anni, si occupava della parte logistica. Gli altri destinatari delle misure cautelari, oltre a Viorel e al fratello Ionel Craciun, 29 anni, entrambi irreperibili e ricercati anche dall'Interpol, sono Alin Radu, 32 anni, Marius Coman, 29 anni (che in passato ha tentato di investire un carabiniere), e Lucian Kovacs, 24 anni, tutti domiciliari a Francavilla. Oltre a smantellare questo gruppo, la polizia di Pescara sta portando una "attivita' preventiva" - ha sottolineato Muriana, affiancato dal dirigente della squadra volante, Alessandro Di Blasio. Nel corso delle indagini sono stati eseguiti diversi servizi di appostamento durante i quali sono stati realizzati anche filmati e foto, che hanno consentito di rilevare le targhe dei clienti delle prostitute, che hanno avvicinato o caricato le donne in auto in violazione della ordinanza sindacale vigente in citta'. Queste persone riceveranno a domicilio le contestazioni, con la contravvenzione da pagare, per quanto riguarda i clienti gia' identificati. Per gli automobilisti non identificati si procedera' a convocare i proprietari delle auto per risalire ai conducenti. "Le sanzioni alle prostitute sono poco efficaci, perche' molte non pagano, quindi ci rivolgiamo ai clienti. Vogliamo combattere il fenomeno della prostituzione almeno su questo versante, incidendo sulla domanda. E' il nostro ulteriore obiettivo, che si coniuga con l'azione preventiva, cioe' i controlli in strada che non si sono mai interrotti". A questo proposito Di Blasio ha spiegato che sono stati 66 i servizi effettuati dal primo maggio al 30 settembre, con 488 sanzioni elevate nei confronti delle prostitute (da 25 a 500 euro), il che rappresenta una "azione di disturbo molto forte". Per i clienti, e sono alcune decine quelli a rischio con questa operazione, la multa va da 300 a 500 euro.

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