L'uomo, ascoltato dal personale della mobile, ha ricostruito i fatti, facendo scattare una serie di accertamenti ulteriori. Ha confermato la dinamica evidenziando che i colpi esplosi sarebbero diversi, forse cinque. L'arma utilizzata sarebbe un revolver.
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Proseguono gli accertamenti e le ricerche della polizia di Pescara sulla sparatoria avvenuta ieri pomeriggio in via Lago di Capestrano, nel capoluogo adriatico, in cui e' rimasto ferito un pugile di 33 anni. Ora gli agenti della squadra mobile che si stanno occupando delle indagini con il supporto della squadra volante e della polizia scientifica, puntano ad ascoltare la vittima. Ieri il 33enne e' stato accompagnato e lasciato in ospedale a bordo di una Punto da qualcuno che poi e' sparito lasciando il mezzo nei pressi del nosocomio. Si tratta di una persona che con ogni probabilita' ha assistito alla sparatoria nel corso della quale il pugile e' stato colpito tre volte alle gambe, dopo una lite con diverse persone. Un primo arresto e' stato eseguito nella serata di ieri, per i reati di tentato omicidio e porto abusivo di arma. Al momento l'arma non e' stata ancora trovata cosi' come si cerca il presunto responsabile, che la polizia ha gia' identificato. Il ferito e' stato ricoverato in ortopedia, con una prognosi di 30 giorni.
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