Era finito a processo con l'accusa di omicidio colposo per la morte della sua compagna, travolta da un pioppo che lui stava tagliando. In primo grado, per quella morte, era stato condannato a sei mesi di reclusione. Una sentenza annullata dalla Corte d'appello dell'Aquila che nei giorni scorsi ha assolto un uomo, assistito dall'avvocato Tommaso Navarra, per 'non aver commesso il fatto'. La morte della donna risale ad un pomeriggio del novembre 2009 e avvenne nelle campagne di Campli, in provincia di Teramo. L'albero si abbatte' sulla vittima mentre stava portando al convivente una latta di miscela per la motosega. Al fatto era presenta anche il padre della giovane, e un'altra persona. Ad avvio inchiesta furono anche loro indagati, ma al processo di primo grado giunse solo il convivente, condannato per omicidio colposo a sei mesi. L'avvocato ha eccepito in appello l'inammissibilita' di alcune dichiarazioni indirette fatte dal padre della vittima ad altre persone, in quanto rese ad altre persone da un coimputato di reato connesso, poi prosciolto, e che si era avvalso nel processo di primo grado della facolta' di non rispondere. Eccezione accolta dalla Corte d'appello, che ha assolto l'imputato
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: