Sono scattate le manette ai polsi di altri due pescaresi che risultano aver avuto un ruolo attivo nell'assalto alla cassa continua della banca Caripe, all'interno del mercato ittico di Pescara, tentato il 18 marzo scorso da due pregiudicati, trovati poi in possesso di un ricco armamentario di arnesi da scasso, arrestati in flagranza dai "Baschi Verdi" della Guardia di Finanza di Pescara. Le indagini svolte nell'immediatezza dei fatti, coordinate dal sostituto procuratore della repubblica Gennaro Varone, avevano subito orientato l'attenzione dei finanzieri del Comando provinciale sulla posizione di un 56enne e un 39enne, entrambi di Pescara. Gli elementi investigativi a carico dei due, raccolti anche attraverso le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, hanno consentito di provare come il primo avesse il ruolo di "palo" e autista per garantire la fuga della banda, mentre il secondo si sarebbe particolarmente attivato nella fase di pianificazione del colpo, essendo commerciante di prodotti ittici operante all'interno del mercato. Quest'ultimo, conoscitore della struttura commerciale, proprio grazie al lavoro svolto, avrebbe facilitato e "coperto" i sopralluoghi della banda ed avrebbe segnalato agli scassinatori il giorno di maggiori vendite, momento piu' propizio in cui colpire con il massimo profitto. Alla luce degli elementi probatori raccolti nel corso delle indagini, il Gip Nicola Colantonio - ha disposto nei confronti del 56enne, la misura cautelare della custodia in carcere, mentre nei confronti del piu' giovane, la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel territorio del comune di Pescara, con il divieto di uscire dall'abitazione nelle ore notturne
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