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Pubblicato il 04/04/2013 14:02

Terremoto, proclamato lutto cittadino per il 6 aprile

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Pagano: "Il 6 aprile non sarà mai più un giorno come gli altri"

In occasione del quarto anniversario della tragedia del 6 Aprile, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente ha disposto, in un ordinanza, la proclamazione del Lutto Cittadino per l'intera giornata del 6 Aprile; l'esposizione delle bandiere negli edifici pubblici listate a lutto, per non dimenticare e per contrastare quanto e' ancora vivo e presente in ciascuno il dolore per le vite cadute sotto le macerie del sisma; il divieto, nelle vie e nelle piazze del luogo di svolgimento delle iniziative programmate dall'amministrazione Comunale, di tutte le attivita' lavorative dei cantieri edili, delle attivita' rumorose e che possono intralciare l'afflusso delle persone; il divieto delle attivita' ludiche e ricreative ed ogni altro comportamento che contrasti col carattere luttuoso della ricorrenza o col decoro urbano; la chiusura, in segno di lutto ed in ricordo delle vittime del sisma, degli uffici comunali - con esclusione dell'ufficio dello stato civile, l'ufficio elettorale, l'ufficio di assistenza alla popolazione ed ai servizi sociali e la polizia municipale - dalle 9.30 alle 11.30, nonche' degli esercizi commerciali ed i locali pubblici dell'intero territorio comunale, dalle 9.30 alle 11.30 del 6 aprile. 

Nell'ordinanza, infine, il sindaco invita tutti i cittadini e le organizzazioni sociali, culturali e produttive, le altre pubbliche amministrazioni a partecipare alle iniziative promosse dal Comune, nonche' ad esprimere, in forme decise, autonomamente, la propria partecipazione in ricordo del drammatico evento.

"Il 6 aprile non sara' mai piu' un giorno come tutti gli altri per gli Aquilani e per gli Abruzzesi". A dirlo e' il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano. "In questo giorno, come quattro anni fa, si rinnova il dolore per le vittime; ci si interroga su quello che si sarebbe potuto fare per prevenire tanta distruzione; ci si chiede se i giovani, all'Aquila, hanno ancora un futuro, viste le speranze tradite a causa di una rinascita difficile e complicata - rileva ancora Pagano - Il 6 aprile e', comunque, il giorno del silenzio, del rispetto del dolore, in cui la politica militante deve fare un passo indietro e le Istituzioni collocarsi al fianco dei Cittadini, nella consapevolezza che, sopra tutto, in questo giorno non hanno diritto di cittadinanza protagonismi e recriminazioni. Forte e convinta sostenitrice di questo atteggiamento rispettoso e appartato - conclude il Presidente - la massima Istituzione regionale ricordera' il drammatico evento del 2009 e le 309 vittime in apertura della seduta del Consiglio regionale del 9 aprile prossimo". 


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