Un'esplosione nel vano caldaia della scuola materna di Piano d'Accio, nella frazione di Nepezzano di Teramo, e' avvenuta intorno alle 18, danneggiando seriamente l'edificio che ospita al piano terra le aule, gia' vuote in quanto le lezioni si erano concluse alle 16.30, e al primo piano gli uffici del Csv, Centro Servizi per il Volontariato. Crollate le pareti del vano caldaia, in frantumi i vetri delle finestre del piano superiore. Illesi i cinque addetti del Csv che in quel momento erano nei locali. Sul posto stanno operando i Vigili del Fuoco.
Sull'esplosione nella scuola di Piano d'Accio la magistratura teramana ha aperto un'inchiesta. Sul luogo del crollo sono giunti in serata prima il sostituto procuratore Stefano Giovagnoni, poi il procuratore capo, Bruno Auriemma. Domani il pubblico ministero potrebbe affidare una perizia tecnica, non prima pero' di ricevere una relazione dei Vigili del fuoco del comando di Teramo che stanno bonificando l'area, rimuovendo la macerie e mettendo in sicurezza i locali colpiti dall'onda d'urto che ha provocato profonde lesioni anche alle travi portanti. L'esplosione, partita dal locale della centrale termica, ha coinvolto, sgretolandole, anche la cucina e un'aula della sezione C che, ogni giorno e fino alle 16 di oggi, ospita 25 bambini dei 74 che frequentano la scuola, nell'edificio di proprieta' del Comune di Teramo, che ha affidato a una ditta esterna la manutenzione della centrale termica. L'intera struttura e' stata posto sotto sequestro, il Comune ha sospeso l'attivita' della materna per due giorni. Da lunedi' i bambini saranno ospitati in un altro edificio, forse in locali del vicino Istituto superiore per l'agricoltura.
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