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Pubblicato il 30/04/2015 10:10

Truffa degli ecoincentivi, cinque condanne

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Cinque condanne e una assoluzione al processo per la truffa allo Stato e al gruppo Fiat in merito agli ecoincetivi per la rottamazione. La vicenda giudiziaria, che riguarda 350 auto, per 800mila euro di danni, il 19 luglio 2010 porto' agli arresti domiciliari sei persone, il titolare e cinque dipendenti di Anxauto Group, concessionaria di Rocca San Giovanni. Solo il gruppo Fiat venne truffato per 600mila euro, quindi lo Stato per 85mila, stessa cifra per altri marchi automobilistici. Oggi il Tribunale di Lanciano ha condannato per truffa e falso il titolare di Anxauto, Angelo Domenico  Ucci, di Rocca San Giovanni, a 2 anni e mezzo di reclusione. Un anno e due mesi ciascuno, pena sospesa, per i dipendenti e venditori Marco Di Cino, di Torricella Peligna e i lancianesi Mirko Antonio Croce e Cesare D'Alessandro. Un anno di reclusione per Francesca Villani, di Roccascalegna. Unica assolta Mary Ellen Marano, di Lanciano. Il tribunale ha invece assolto tutti dal piu' grave reato di associazione a delinquere per il quale il procuratore Francesco Menditto aveva chiesto condanne per 13 anni e 8 mesi totali, tra cui 5 anni e mezzo per il solo Ucci. Delle sei parti civili solo Fiat e' stata ammessa al risarcimento danni in separata sede. In base all'accusa la concessionaria Anxauto avrebbe messo in piedi la truffa, alterando le regole di mercato, intestando a ignari acquirenti vecchie auto di sua proprieta' per recuperare contributi statali dai 3mila agli 8mila euro. In azienda venne anche trovata una banca dati con tesserini riprodotti di dipendenti Sevel, carte di identita', patenti e autocertificazioni di parentela per poter accedere a sconti Fiat. I testi del processo sono stati 108, quasi tutti acquirenti

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