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Pubblicato il 16/04/2015 09:09

Tutti assolti nel processo all'ex Cda dei rifiuti di Lanciano

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Assolti, 'perche' il fatto non sussiste', i sei imputati del processo contro l'ex cda del Consorzio Rifiuti di Lanciano accusati di concorso in abuso d'ufficio in relazione alla gestione dell'ex ente, poi trasformato in Ecolan Spa, e l'avvocato Giacomo Nicolucci, processato nel suo ruolo di supervisore dell'ente e consulente. Nell'udienza dello scorso 25 marzo, il procuratore Francesco Menditto aveva chiesto la condanna a 2 anni di reclusione ciascuno per l'ex presidente Riccardo La Morgia, i suoi consiglieri di centrodestra Luigi Toppeta e Nicola Di Toro, e Nicola Carulli di centrosinistra; per Camillo Di Giuseppe il pm aveva invece chiesto un anno e 7 mesi (si era infatti dimesso a luglio 2009 prima di altre delibere). Infine, la richiesta era stata di 13 mesi di reclusione per l'avvocato Nicolucci, accusato di concorso esterno per le consulenze ricevute oltre all'incarico di direttore pagati con 76 mila euro di liquidazione e 27 mila di compenso lavoro. L'imputazione riguardava la presunta violazione dello statuto in merito all'omessa convocazione dell'assemblea dei 53 sindaci soci per rinnovare il Cda in prorogatio, poi gli incarichi di consulente e direttore affidati all'avvocato Nicolucci, infine la determinazione dei compensi al cda per 140 mila euro, tra il 2008 e 2009, e la liquidazione per altri 178 mila euro, ad eccezione del dimissionario Di Giuseppe. La vicenda era stata affrontata anche dalla Corte dei Conti che ha dispose l'archiviazione per assenza di danno erariale. L' inchiesta e' nata su denuncia di Ecolan Spa che si e' anche costituita parte civile

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