La comunicazione firmata dal direttore generale dell'universita' d'Annunzio di Chieti-Pescara, Filippo Del Vecchio, ed inviata ai collaboratori ed esperti linguistici (Cel), sull'avvio di un procedimento nei loro confronti per il recupero di somme stipendiali oscillanti tra i 70 mila e i 90 mila euro, ha fatto insorgere le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl-Univ., Uil-Rua, Csa-Cisal e la Rsu che hanno inviato una lettera aperta, una sorta di appello, ai componenti del Consiglio di amministrazione e del Senato Accademico. "Torniamo a ribadire la gia' reiterata dichiarazione di totale contrarieta' a tutta la procedura avviata con le lettere datate 31 luglio e culminata in questi giorni con una richiesta di restituzione che riteniamo 'viziata alla radice' scrivono i sindacati per i quali - "appare chiaro l'intento perseguito dal Dg rifiutando qualsiasi confronto con organizzazioni sindacali e Rsu 'destabilizzare' i Cel a qualsiasi costo. Comunque si procedera' per le vie legali e l'Ateneo vivra' una stagione ancora piu' pesante di conflitto". Sulla vicenda interviene il professore Luigi Capasso, componente del Cda dell'ateneo. "Noi abbiamo deliberato due volte, l'ultima il 27 gennaio scorso, di mantenere queste persone nel loro rapporto di lavoro attuale. Abbiamo capito che ci sono anomalie, rilevate dal direttore generale e dai revisori dei conti, che pero' non giustificano il licenziamento - dice Capasso riferendosi alla posizione dei collaboratori ed esperti linguistici. La nostra decisione non e' si basata su pregiudizi ma su due pareri: quello del nostro giuslavorista, il prof. Speziale, e quello dell'Avvocatura dello Stato. Come atto successivo e' arrivato quello del direttore generale, e' un fatto nuovo che non e' passato per il Cda: a questo punto - prosegue Capasso - si attende la risposta dei singoli, trattandosi di un rapporto fra dipendenti e il datore di lavoro, per capire se dovremo essere arbitri di questa partita. Ribadisco che noi come Cda abbiamo gia' deliberato due volte di mantenere in servizio queste persone e tutte le volte che il Cda e' stato chiamato in causa le vicende si sono composte".
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