Un insegnante supplente di Vasto è stato ristretto agli arresti domiciliari con l'accusa di maltrattamenti a ragazzi di scuola media. In aggiunta ci sarebbero anche contestazioni di falsita' ideologica in atto pubblico, truffa ai danni dello Stato e cessione di armi a privato senza titolo.
E' stato il gip del Tribunale di Vasto, Rita Capuozzo, a disporre la misura restrittiva dei domiciliari, dopo le richieste del procuratore capo, Francesco Prete, e dal sostituto Giancarlo Ciani a seguito di indagini condotte dal Commissariato di Vasto nel periodo compreso tra settembre a dicembre dello scorso anno.
L'uomo, di cui non sono state rese note le generalita' ne' la scuola vastese dove si sono verificati gli episodi, aveva gia' a suo carico condanne precedenti per atti di libidine violenta e ratto di minore a scopo di libidine. Negli ultimi anni il professore aveva tenuto le lezioni, in diversi istituti scolastici del territorio provinciale, nonostante i precedenti presentando sempre autocertificazioni dalle quali non risultava alcun 'guaio' con la giustizia.
'L'insegnante verso i ragazzi - ha riferito il vice questore Cesare Ciammaichella - aveva un atteggiamento violento: li percuoteva, pronunciava frasi sconsiderate, comportamenti lesivi, minacce, mentre alle ragazze riservava un trattamento diverso'. Le indagini sono partite a seguito della segnalazione di un dirigente scolastico. Circa 15 gli studenti verso i quali l'insegnante supplente avrebbe commesso maltrattamenti
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