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HOME » CRONACA » VASTO, UN PREMIO ALL'UNITà DI NEUROLOGIA PER UNO STUDIO SULL'EMICRANIA
Pubblicato il 03/06/2013 22:10

Vasto, un premio all'unità di neurologia per uno studio sull'emicrania

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Il premio e' stato ritirato dal dottor Stefano Viola, primo autore del lavoro, responsabile del Centro Cefalee di Vasto.

L'unita' operativa di Neurologia dell'Ospedale di Vasto, diretta dal dottor Pasqualino Litterio, e' stata premiata per la migliore ricerca illustrata all' International Headache Congress dal titolo "Focus on headaches: pain, emotion and headache", tenutosi nei giorni scorsi a Stresa (Verbano-Cusio-Ossola). Il premio e' stato ritirato dal dottor Stefano Viola, primo autore del lavoro, responsabile del Centro Cefalee di Vasto.
"Lo studio riguarda la scoperta di un nuovo marker dell'emicrania, che potrebbe aiutare a comprendere i meccanismi patogenetici alla base di questa patologia, ancora in gran parte sconosciuti, e indicare altri filoni di ricerca per la sua cura", afferma la Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti.
"Lo studio clinico, dal titolo 'A new near-infrared spectroscopy parameter as marker for patients with migraine', firmato da Stefano Viola, Paolo Viola, Maria Pia Buongarzone, Luisa Fiorelli e Pasqualino Litterio, e' stato pubblicato proprio in questi giorni sul numero di maggio della prestigiosa rivista scientifica internazionale "Neurological Science". "Grazie anche al dottor Stefano Viola - dichiara il direttore del reparto, Pasqualino Litterio - la Neurologia di Vasto e' ormai una presenza fissa nelle riviste scientifiche e nei simposi nazionali e internazionali dove i nostri interventi sono sempre accolti con grande interesse. E' nostra ferma intenzione continuare a lavorare sulla ricerca e sulla sperimentazione clinica. In tal senso ci saranno a breve ulteriori e importanti risultati di grande rilievo nella nostra unita' operativa". L'emicrania e' un disturbo comune che interessa fino al 14% della popolazione; colpisce prevalentemente nell'eta' adulta ed economicamente piu' produttiva della vita (tra i 20 e i 50 anni), ma non risparmia neppure bambini, adolescenti e anziani.

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