Allarme dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil preoccupati perche' vedono a rischio la realizzazione del campus automotive che dovrebbe sorgere in Val di Sangro. Per Germano Di Laudo, Leo Malandra e Antonio Cardo, ai ritardi accumulati dal progetto si aggiunge la possibile distrazione dei 26 milioni di fondi Fas destinati all'iniziativa. Il Campus, programmato nel 2004 in un'area come quella della Val di Sangro dove operano colossi dell'automotive come Honda e Sevel, prevede la realizzazione, fra l'altro, di laboratori di ricerca e di circuiti per testare i veicoli prodotti dalle aziende in quell'area industriale. All'opera sono stati destinati 40 milioni di euro, 7 dei quali messi a disposizione dalla Camera di commercio di Chieti, altrettanti dalla Regione e 26 attraverso i fondi Fas. Oggi le organizzazioni sindacali chiedono il rispetto degli impegni e soprattutto che il progetto si concretizzi per evitare che l'intero comparto, che da solo rappresenta il 60% dell'esportazione regionale, possa subire un altro colpo che si aggiunge alla crisi. "Confidiamo nella volonta' da parte della Regione di confermare questo tipo di fondi a disposizione dell'automotive - ha detto il segretario provinciale della Cisl di Chieti Leo Malandra a proposito dei Fas. Noi rivendichiamo un ruolo fondamentale che l'industria ha nella nostra regione e nel nostro territorio, ci ci rendiamo conto che un progetto di cosi' ampio respiro come quello del campus non puo' essere accantonato. E, in vista della scadenza fissata al 31 dicembre del 2015 dal Governo per la realizzazione del campus, riteniamo che questi fondi andranno rigestiti in qualche modo per il periodo 2014-2020. Rimane il fatto determinante - conclude Malandra - di mantenerli nell'ambito dell'automotive"
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