Con una lettera inviata al presidente di Confindustria Pescara, Enrico Marramiero, il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa ha sollevato una riflessione, da portare avanti anche con altri soggetti, sulla necessità di dar vita ad una banca locale. Testa fa notare che "negli anni, a causa di mille vicissitudini, Pescara e l’area metropolitana hanno perso uno "strumento" indispensabile a sostenere l’economia del territorio, cioè una banca locale, che ha sempre rappresentato una sponda essenziale per chi fa impresa e grazie alla quale l’utenza percepiva una maggiore tutela del risparmio, grazie al radicamento sul territorio e al rapporto che si creava tra istituto e cliente".
Negli ultimi mesi, prosegue Testa, "l’eccessiva burocrazia e gli ostacoli di accesso al credito, che sono sempre stati una spina nel fianco di chi fa impresa, hanno raggiunto livelli insostenibili e rendono sempre più impossibile la sopravvivenza di chi gestisce un’attività, senza pensare ai problemi che incontrano molte famiglie". Si rende necessaria, quindi, "una inversione di tendenza, su questo terreno, per salvare quella miriade di piccole e medie imprese, ma non solo loro, che rischiano di rimanere strozzate" e va promosso, per Testa, un approfondimento su questi temi con i soggetti "rappresentativi di tutta l’area metropolitana e interessati ad individuare vie di uscita in una fase particolarmente buia". Il territorio di Pescara-Chieti, da sempre particolarmente vitale rappresentando una fetta consistente del Pil regionale, "può ambire – per il presidente – alla realizzazione di un nuovo e ambizioso progetto finalizzato a far nascere, o rinascere, una banca locale". Testa pensa ad "una banca che le forze produttive possano sentire vicina e solidale" e fa riferimento, nella sua lettera "alla presenza della Fondazione Pescarabruzzo, da sempre solida e affidabile". Chiede, quindi, che l’Unione degli industriali dica la sua a proposito, considerate le segnalazioni che da sempre arrivano dal mondo delle imprese sul rapporto difficile con le banche, per poi estendere questo dialogo anche ad altri.
Di seguito la lettera a Marramiero.
Caro Enrico,
oggi più che mai le imprese e gli artigiani, che rappresentano lo zoccolo duro dell'economia locale, incontrano estreme difficoltà a rapportarsi con il mondo bancario. L'eccessiva burocrazia e gli ostacoli di accesso al credito, che sono sempre stati una spina nel fianco di chi fa impresa, hanno raggiunto negli ultimi mesi livelli insostenibili e rendono sempre più impossibile la sopravvivenza di chi gestisce un'attività, senza pensare ai problemi che incontrano molte famiglie. Questioni che tu conosci benissimo e hai denunciato in più occasioni, ma oggi che il disagio diventa un malessere cronico credo che si debba approfondire la questione, cercare soluzioni, vie d'uscita utili. Si rende necessaria una inversione di tendenza, su questo terreno, per salvare quella miriade di piccole e medie imprese, ma non solo loro, che rischiano di rimanere strozzate e credo che la riflessione da avviare riguardi non solo questo aspetto ma un livello superiore. Negli anni, a causa di mille vicissitudini, Pescara e l'area metropolitana hanno perso uno "strumento" indispensabile a sostenere l'economia del territorio, cioè una banca locale, che ha sempre rappresentato una sponda essenziale per chi fa impresa e grazie alla quale l'utenza percepiva una maggiore tutela del risparmio, grazie al radicamento sul territorio e al rapporto che si creava tra istituto e cliente.
Credo che sia arrivato il momento di rilanclare una riflessione su questo tema perché il nostro territorio, anche grazie alla presenza della Fondazione Pescarabruzzo, da sempre solida e affidabile, può ambire alla realizzazione di un nuovo e ambizioso progetto finalizzato a far nascere, o rinascere, una banca locale, una banca che le forze produttive possano sentire vicina e solidale.
Spero di ricevere un tuo contributo di riflessione a riguardo, per poi ampliare questa idea anche ad altri soggetti, non solo istituzionali, rappresentativi di tutta l'area metropolitana e interessati, come noi, ad individuare vie di uscita in una fase particolarmente buia.
Guerino Testa
Presidente della Provincia di Pescara
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