Banca Popolare dell'Emilia Romagna (Bper) avvia il secondo atto della razionalizzazione del gruppo secondo il modello federale che portera' alla nascita della cosidetta 'grande Bper'. La Banca ha annunciato infatti l'approvazione del progetto di fusione per incorporazione in Bper della Popolare di Lanciano e Sulmona spa, della Cassa di risparmio dell'Aquila spa e della Popolare di Aprilia spa, tre realta' medie del'Italia centrale con una rete complessiva di circa 150 sportelli tra Lazio e Abruzzo. Il primo atto fu l'incorporazione di Meliorbanca.
Il progetto, nelle intenzioni del gruppo modenese, dovrebbe completarsi entro il prossimo mese di giugno. La fusione avra' luogo in forma semplificata in quanto Bper detiene piu' del 90% del capitale delle tre controllate. Agli azionisti di minoranza che non intendono concorrere alla fusione, spiega una nota, e' riconosciuto il diritto di recesso e i valori di liquidazione delle azioni sono rispettivamente di 8,9 euro per azione Carispaq, 13,2 euro per la Popolare di Lanciano e 58,6 euro per ogni azione della Popolare di Aprilia. Le tre banche quindi cesseranno di esistere come entita' legali ma Bper ne manterra' i marchi e i radicamenti territoriali.
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