Il Consiglio di Amministrazione di Banca popolare dell'Emilia Romagna ha deciso che la direzione territoriale Adriatica, che comprende la Cassa di Risparmio della provincia dell'Aquila e la Banca popolare di Lanciano e Sulmona, avra' sede a Lanciano e non all'Aquila. La dislocazione di una delle 9 direzioni territoriali che la Bper ha formato in Italia fa parte di un piano di riconfigurazione organizzativa da attuare contestualmente alle operazioni di fusione per incorporazione di Banca della Campania, Banca Popolare del Mezzogiorno e Banca Popolare di Ravenna, in programma entro novembre. La decisione e' destinata a provocare reazioni polemiche nel capoluogo dove gia' l'acquisizione della Carispaq e le successive azioni di razionalizzazione delle risorse umane ha creato malumori e dubbi. La struttura distributiva sulla Penisola - 793 filiali - ha "il duplice obiettivo di consolidare il radicamento nei territori serviti e ottimizzare i servizi alla clientela, perseguendo i migliori risultati di efficienza gestionale attraverso un ulteriore processo di semplificazione". "Le imminenti incorporazioni di alcune Banche del Gruppo - dichiara Alessandro Vandelli, amministratore delegato di Bper - completano un importante processo di trasformazione attraverso il quale abbiamo voluto focalizzare maggiormente la nostra attivita' in linea con le evoluzioni dei mercati e con le aspettative degli stakeholder. Questa profonda trasformazione - prosegue Vandelli - si inquadra nelle attivita' gia' avviate per sviluppare il Piano industriale 2015-2017 e ha l'obiettivo di ottenere la massima efficienza e qualita' dei servizi offerti, coniugandola ai valori espressi dalla relazione di prossimita', che consideriamo una caratteristica fondante di Bper. Mi sembra che la riconfigurazione approvata sia la risposta giusta per soddisfare entrambe queste esigenze"
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