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Pubblicato il 10/07/2012 07:07

Bussi - Si punta alla reindustrializzazione dell'area

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L'intervento seguirà la bonifica del sito

La bonifica e la conseguente reindustrializzazione dell'area industriale di Bussi sono stati al centro di un incontro presso l'Avvocatura dello Stato a Roma. Erano presenti, oltre al vice presidente della Regione con delega allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, il sindaco di Bussi, il Commissario Adriano Goio, i rappresentanti ed i legali delle aziende Solvay e Toto, oltre all'avvocato Cristina De Nardis in rappresentanza dell'Avvocatura dello Stato. Alla luce delle posizioni in campo e di quella del Ministero dell'Ambiente, il vice presidente Castiglione non ha solo fatto sentire la vicinanza della Regione Abruzzo, ma ha fattivamente svolto un ruolo utile ad addivenire ad una soluzione della questione.

"La Regione Abruzzo - ha detto Castiglione - e' pronta a svolgere con la massima sollecitudine la sua parte per tutto quello che e' di sua competenza, per favorire una felice conclusione della vicenda. Ritengo - ha suggerito Castiglione - che l'accordo di programma, come da predisposizione del Ministero dell'Ambiente, che prevede giustamente da parte della Solvay la messa in sicurezza dello stabilimento di Bussi, debba essere posto in sinergia ed armonia con l'ipotesi Toto di reindustrializzazione, già a conoscenza del Ministero".

Una posizione avanzata dal Commissario Goio, poi condivisa da buona parte del tavolo di lavoro. "Dobbiamo cercare di fare presto, però, - ha affermato Castiglione - e di non sprecare le risorse pubbliche, ricordando che la messa in sicurezza dello stabilimento Solvay e' collegata alla reindustrializzazione dell'area, per cui sono necessari atti concomitanti, che viaggino con binari e velocità simili e verso un'unica finalità, appunto quella della reindustrializzazione, "conditio sine qua non", tra l'altro, per l'utilizzo dei 50 milioni di euro affidati dallo Stato al commissario Goio. In pratica - spiega Castiglione - la messa in sicurezza della intera area non può viaggiare ed essere eseguita scollegata da quanto l'azienda Toto ha già espresso di fare in loco, con un nuovo insediamento industriale. Ora - conclude Castiglione - la situazione piu' delicata e' in mano al Ministero dell'Ambiente, che deve quindi definire le problematiche legate al dover camminare parallelamente nei due protocolli: quello di Bonifica e quello della reindustrializzazione ed e' su questo che tutte le parti hanno espresso piena condivisione per addivenire ad una soluzione condivisa".

Dal canto suo, l'avvocatessa De Nardis ha preso l'impegno di fornire un resoconto della seduta al Ministero. Il tavolo tecnico si e' dato appuntamento a breve, sulla base delle posizioni raggiunte, per delineare definitivamente una soluzione giuridica e tecnica capace di bonificare l'area e di reindustrializzarla, in modo proficuo. 

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